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mercoledì, 22 Ottobre, 2025
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Ripensare l’Europa con Jean-Dominique Durand

Una lectio magistralis a Roma per rileggere l’identità europea alla luce della storia e dei valori cristiani, con lo sguardo rivolto all’avvenire. Si potrà seguire la lezione sulla pagina Fb della Città metropolitana di Roma.

Il prossimo venerdì 24 ottobre, alle ore 17.00, nella Sala della Biblioteca “David Sassoli” della Città metropolitana di Roma, si terrà la lectio magistralis di Jean-Dominique Durand, professore emerito di Storia contemporanea all’Università di Lione III.

L’incontro, promosso dall’Associazione Nazionale Democratici Cristiani (ANDC) insieme al Centro di Documentazione Europea della LUMSA, avrà per tema “Ripensiamo l’Europa”.

Un titolo che suona come un invito: ritrovare il senso profondo del progetto europeo, in un tempo in cui la sua stessa ragion d’essere sembra rimessa in discussione dalle tensioni politiche, sociali e culturali che attraversano il continente.

L’Europa come progetto di civiltà

Durand, storico delle idee e fine interprete della tradizione cristiano democratica, ha dedicato gran parte dei suoi studi al rapporto tra fede, cultura e politica nell’Europa del Novecento.

In un saggio pubblicato nel 2018 dalla Fondazione per l’Innovazione politica (👉 Per leggere il saggio clicca qui), il cui titolo è significativamente “Gli apporti del cristianesimo all’unità dell’Europa”, lo studioso francese proponeva una riflessione densa e appassionata: l’Europa non è solo un insieme di istituzioni, ma un progetto di civiltà fondato sulla memoria e sulla libertà. È una storia e insieme una prospettiva, sicuramente ambiziosa.

Non si tratta di una costruzione artificiale, bensì di un percorso che trova nel personalismo cristiano – da Maritain a Mounier, fino a De Gasperi Schuman e Adenauer – un suo grande asse sia morale che politico.

Tra eredità e responsabilità

Oggi Durand invita a leggere la crisi europea non come un tramonto, ma come un passaggio di responsabilità. Sarà interessante, per questo, ascoltare la sua lezione. Il futuro dell’Unione, secondo la sua analisi, dipende dalla capacità di riconoscere le proprie radici spirituali e culturali, non per rinchiudersi nel passato ma per rigenerarlo.

L’Europa resta una comunità di destino, fragile ma viva, che deve ricomporre le sue fratture interne e recuperare la forza del dialogo tra popoli e nazioni.

Una voce autorevole nel dibattito europeo

Jean-Dominique Durand unisce il rigore dello storico alla sensibilità del credente.

La sua voce, in un panorama intellettuale spesso polarizzato, rappresenta una proposta di ricomposizione morale e culturale.

Ripensare l’Europa significa riconciliarla con la propria anima: una missione che oggi appare più urgente che mai.

Scheda biografica

Jean-Dominique Durand è professore emerito di Storia contemporanea all-Università Jean Moulin-Lyon 3, insegna anche all’Università cattolica di Lyon. Per giunta, a Roma, ha insegnato alla LUMSA (1998-2004), e alla Pontificia Università Lateranense (2011-2014). 

È stato consigliere culturale dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede e direttore del Centre culturale Saint-Louis de France (1998-2002), nonché Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura (2009-2019). 

È Corrispondente del Pontificio Comitato di Scienze storiche. 

È membro del Consiglio scientifico dell’Istituto Paolo VI (Concesio) dal 2006 membro dell’Istituto Luigi Sturzo e dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain. 

È vice presidente dell’Académie Catholique de France dal 2013 e presidente dell’Amitié Judéo-Chrétienne de France dal 2020. 

È stato anche Assessore al Comune di Lyon (2014-2020) di cui è ancora consigliere municipale. 

Ha dedicato numerosi studi, libri e saggi, ai rapporti tra Chiesa, cultura e democrazia in Italia, in Francia ed in Europa. 

Nel 2007, a Pieve Tesino, ha svolto un’importante riflessione nel quadro delle Lectio degasperiane, appuntamento annuale di “celebrazione” del lascito spirituale e politico dello statista trentino. 

Ha ricevuto il Premio internazionale Luigi Sturzo per l’insieme dei suoi lavori nel 2004.