Roma, 15 ott. (askanews) – L’Italia è in grado di allestire “in pochi giorni” un ospedale da campo a Gaza e di approntare delle casette prefabbricate modulari per ospitare famiglie. E’ questo uno dei primi aiuti che il governo può inviare nella Striscia, secondo quanto emerso dalla riunione a Palazzo Chigi presieduta dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Al summit – voluto dalla premier Giorgia Meloni, oggi impegnata nella riunione del Processo di Aqaba – hanno partecipato i Ministri dell’Università e la Ricerca Anna Maria Bernini, della Salute Orazio Schillaci, della Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Francesco Lollobrigida, per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, per le Disabilità Alessandra Locatelli, e rappresentanti dei Ministeri della Difesa (il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Luciano Portolano), dell’Istruzione, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e i vertici dell’intelligence. Presente anche l’ambasciatore Bruno Archi, che dovrebbe essere nominato inviato speciale della Farnesina per Gaza.
L’obiettivo della riunione, spiega Palazzo Chigi, “è identificare gli interventi più urgenti e realizzabili nel breve termine con particolare attenzione al sostegno umanitario e sanitario, sviluppando al contempo un piano organico e sinergico tra tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti”.
In particolare, ha spiegato il ministro Nello Musumeci, “la Protezione civile italiana è pronta a fornire risorse umane, strumentali e mezzi in soccorso della popolazione palestinese. Il vigente stato di emergenza, dichiarato fino al maggio 2026, ci consente di operare in deroga e di disporre di tutte le strutture operative del sistema nazionale, con relativa copertura finanziaria. Possiamo allestire in pochi giorni un ospedale di campo e approntare delle casette prefabbricate modulari per ospitare famiglie anche a medio termine”. Inoltre “nella fase della ricostruzione a Gaza della città distrutta si potrà mettere a disposizione un apposito team di esperti per collaborare nella fase della pianificazione e progettazione”.
Per quanto riguarda il programma ‘Food for Gaza’, che sarà ampliato, il ministro Francesco Lollobrigida ha spiegato che “in questa prima fase lavoriamo per far arrivare generi alimentari insieme alle associazioni agricole che le hanno raccolte in quantità molto significativa, contribuiremo ancora di più. E’ una ricostruzione che va pianificata insieme alle parti, per garantire sicurezza alimentare stabile in un processo che ci auguriamo tutti di stabilizzazione della pace”.
Nel corso dell’incontro, si legge ancora nel comunicato di Palazzo Chigi, è stato anche “sottolineato l’intento di proseguire con la cooperazione allo sviluppo, coinvolgendo anche il settore privato”.
La task force tornerà a riunirsi nelle prossime settimane e all’occorrenza sarà allargata anche agli altri Ministeri e alle altre istituzioni coinvolte.
Afe