Roma, 2 set. (askanews) – La questione dei disturbi, presumibilmente di origine russa, al segnale Gps degli aerei, come avvenuto ieri al velivolo che trasportava in Bulgaria la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, “viene presa molto seriamente” dalla Nato. Lo ha detto il segretario generale dell’Alleanza Mark Rutte in una conferenza stampa in Lussemburgo insieme al premier lussemurghese Luc Frieden e al ministro della Difesa del Paese, Yuriko Backes.
“E’ proprio per questo – ha spiegato Rutte – che la Nato sta intensificando gli sforzi in materia di sistemi ibridi, cyber, ecc. E abbiamo concordato politiche per essere davvero più efficaci in questo settore. Ho sempre odiato la parola ‘ibrido’ perché suona così tenera, ma ibrido è esattamente questo: disturbare aerei commerciali con effetti potenzialmente disastrosi, un tentativo di assassinio di un grande industriale in uno dei paesi alleati della Nato, un attacco al Servizio Sanitario Nazionale nel Regno Unito. Quindi, questi non sono piccoli incidenti teneri. Si tratta di incidenti di vasta portata, con un impatto enorme. Ed è anche per questo che, quando abbiamo saputo del taglio del cavo sottomarino tra Estonia e Finlandia il 25 dicembre dello scorso anno, il Comandante Supremo Alleato ha avviato la sua attività di vigilanza rafforzata nel Mar Baltico. Quindi, non sto dicendo che abbiamo risolto completamente la questione. Ma posso assicurare che stiamo lavorando giorno e notte per contrastare questo fenomeno, per prevenirlo e per assicurarci che non si ripeta”.