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mercoledì, 15 Ottobre, 2025
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Rutte: violazioni dello spazio aereo? Possiamo far capire ai russi di smetterla

Roma, 15 ott. (askanews) – Gli aerei russi che sconfinano nello spazio aereo di Paesi Nato non vanno abbattuti automaticamente, bisogna innanzitutto stabilire se costituiscono una minaccia e “se rappresentano una minaccia, è possibile agire nel modo necessario per evitare che la minaccia si concretizzi”: questa la posizione del segretario generale dell’Alleanza Atlantica Mark Rutte, espressa all’arrivo alla riunione dei ministri della Difesa dei Paesi Nato a Bruxelles.

Il ruolo della Nato, ha detto, è fare in modo che un aereo che viola i cieli dei Paesi dell’Alleanza “sia in maniera gentile scortato fuori dal nostro spazio aereo e mettere in chiaro con i russi che devono interrompere” queste azioni.

La Nato, ha sottolineato Rutte, è più forte della Russia e questo è il modo in cui deve agire.

Alla riunione dei ministri della Difesa dei Paesi Nato, oggi a Bruxelles, “discuteremo una nuova iniziativa avviata ad agosto per l’acquisto da parte dell’Europa di armi letali e non letali di fabbricazione americana a sostegno dell’Ucraina”, ha poi dichiarato Rutte, arrivando all’incontro a Bruxelles.

“Esistono già impegni per 2 miliardi di euro e oggi mi aspetto nuovi annunci, anche riguardo alla difesa aerea”, ha detto, escludendo invece che oggi si discuta di possibili forniture di missili a lungo raggio all’Ucraina: si tratta di “una questione bilaterale”.

La Nato sta entrando in una fase di rafforzamento concreto, con nuove risorse e una crescente capacità militare, dopo le decisioni prese al vertice dell’Aia. Lo ha sottolineato il segretario generale della Nato Mark Rutte, parlando a Bruxelles prima della riunione dei ministri della Difesa dell’Alleanza insieme al segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth.

Rutte ha spiegato che, dopo il vertice dell’Aia, “c’è molta più potenza di fuoco sul tavolo” e che “la nostra industria della difesa sta producendo risultati tangibili”, sottolineando l’impegno collettivo “per mantenere l’Ucraina forte”.

Il numero uno dell’alleanza ha ringraziato il presidente statunitense Donald Trump “per la leadership che ha portato a una Nato più forte, più letale e più equa”, ricordando che per la prima volta da decenni “gli alleati europei e il Canada hanno deciso di allineare le loro spese per la difesa a quelle degli Stati Uniti, ponendo fine a uno squilibrio storico che risaliva ai tempi di Eisenhower”.