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mercoledì, 12 Novembre, 2025
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Salvini alza asticella sui migranti regolari: priorità è la sicurezza

Roma, 12 nov. (askanews) – ‘Sminato’ da un accordo in maggioranza, il dl flussi sarà approvato domani in commissione Affari costituzionali della Camera. La Lega ha ritirato gli emendamenti che puntavano a restringere le maglie per gli stranieri regolari in Italia, ma il partito non intende affatto fare marcia indietro, anzi alza “l’asticella”. Dopo che, tra l’altro, è stato il leader Matteo Salvini a sdoganare due giorni fa il termine ‘remigrazione’, coniato dall’ultradestra europea, che teorizza di far tornare nei propri paesi d’origine anche gli immigrati regolari.

“Il termine remigrazione – ha affermato Salvini con parole inequivocabili – può e deve essere oggetto di discussione anche in Italia”. Una narrazione in controtendenza rispetto a quanto sinora sostenuto dalla premier Giorgia Meloni: pugno duro contro i “clandestini” e interventi per favorire invece una “immigrazione regolata e legale” che “può rappresentare una ricchezza per ogni nazione”.

Ecco che gli emendamenti al dl flussi che volevano ridurre la platea dei beneficiari dei ricongiungimenti familiari (circoscrivendo la possibilità solo al coniuge e ai figli minori) e aumentare il requisito del reddito minimo per ottenerlo, hanno subito trovato spazio nel pacchetto sicurezza di 14 punti, annunciato a Montecitorio, dai capigruppo di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo e dai sottosegretari all’Interno e alla Giustizia Nicola Molteni e Andrea Ostellari. D’altronde, gli Interni e la Giustizia sono da settimane al lavoro su un decreto sicurezza, che arriva a soli cinque mesi dalla conversione del decreto sicurezza e punta ad un ulteriore inasprimento di alcune misure con l’introduzione di nuove fattispecie di reato tra cui il reato di fuga pericolosa all’alt della polizia, sulla scia delle polemiche del caso Ramy, il giovane morto al termine di un inseguimento da parte dei carabinieri un anno fa a Milano. Un testo identitario che, nei delicati equilibri di maggioranza, sta richiedendo settimane di approfondimento.

Sul tavolo oltre a misure sugli sfratti, tutele per le forze dell’ordine, l’obbligo di cauzione per gli organizzatori di manifestazioni, una stretta sulle baby gang, il pressing della Lega si concentra sul dossier migratorio che riguarda i minori non accompagnati (rendendo “obbligatorio” l’accertamento dell’età, su cui il governo è già intervenuto nell’autunno del 2023, attraverso strumenti ancora “più incisivi”), le espulsioni e, cavallo di battaglia, l’introduzione di un “vero e proprio permesso di soggiorno a punti” per un “sano principio di convivenza civile” e “un po’ di gratitudine”, con crediti obbligatori, la cui mancanza costituirebbe causa ostativa al rilascio del permesso di soggiorno e della cittadinanza.

Norme che fanno il paio con la proposta di legge sulla del responsabile Giustizia del partito, il deputato Jacopo Morrone, che sarà presentata alla stampa il prossimo 20 novembre, su cui oggi in conferenza stampa è tornata l’eurodeputata e vicesegretaria del partito di Salvini, Silvia Sardone: “Mentre alcuni partiti vogliono lo ius soli o lo ius scholae riteniamo che le norme sulla cittadinanza debbano essere inasprite”, ha detto riferendosi evidentemente agli alleati di Forza Italia oltreché all’opposizione rilanciando l’idea di un “test di integrazione”.

Il pacchetto, ha spiegato Romeo, punta a “suggerire agli immigrati cosa devono fare per integrarsi nella nostra comunità: se lo fanno è giusto che rimangano, se non lo fanno significa che non vogliono integrarsi. Se falliscono gli obiettivi dell’integrazione non ci deve essere il permesso di soggiorno, la cittadinanza. Se non coniughiamo accoglienza e legalità difficilmente riuscimo a costruire un sano principio di convivenza civile”.

In vista delle competizioni elettorali, si alza l’asticella. Le proposte della Lega che includono anche un osservatorio sull’islamizzazione, le “mettiamo a disposizione della maggioranza parlamentare per aprire un dibattito su sicurezza e immigrazione per alzare l’asticella della sicurezza dei cittadini italiani”, ha chiosato il sottosegretario Molteni.