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giovedì, 26 Giugno, 2025
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Schlein: sospendere l’accordo Ue-Israele, embargo Ue sulle armi

Bruxelles, 26 giu. (askanews) – L’Europa “alzi la voce” sulle violazioni del diritto umanitario internazionale contro la popolazione palestinese a Gaza e in Cisgiordania, chiedendo un immediato cessate il fuoco, la sospensione dell’Accordo di associazione Ue-Israele, sanzioni contro il premier Benjamin Netanyahu, un embargo sulle esportazioni di armi, la liberazione degli ostaggi ancora prigionieri di Hamas e il riconoscimento dello Stato della Palestina da parte di tutti i paesi europei.

Sono, secondo quanto ha riferito la segretaria del Pd Elly Schlein, le richieste di cui hanno parlato i leader di governo e di opposizione presenti al pre-vertice del Partito dei Socialisti europei (Pse), in vista del Consiglio europeo di Bruxelles.

“Abbiamo preso una posizione forte qui su Gaza – ha detto Schlein – perché non si può essere silenti rispetto a quello che sta accadendo, anche in queste ore, con il governo criminale di estrema destra di Netanyahu che decide di interrompere una volta ancora gli aiuti umanitari che sono necessari a una popolazione palestinese martoriata. Abbiamo sentito anche una forte necessità, dentro alla famiglia socialista, di alzare la voce su Gaza, non solo per il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e gli aiuti umanitari, ma anche per sospendere l’accordo di cooperazione Ue-Israele”.

“Quello che noi chiediamo – ha continuato la segretaria del Pd – è un embargo totale di armi da e verso Israele, chiediamo sanzioni per il governo di Netanyahu. Chiediamo – ha sottolineato – il riconoscimento dello Stato di Palestina, come hanno già fatto la Spagna, l’Irlanda, la Norvegia, come si appresta a fare la Francia, e ha preso posizioni forti anche la Slovenia”.

“Noi su questo insistiamo. Quello che è accaduto in questi giorni con l’Iran non deve far dimenticare che a Gaza purtroppo il massacro sistematico dei palestinesi sta continuando”, ha concluso Schlein.