Roma, 21 feb. (askanews) – La quindicesima vittoria in Coppa del Mondo in gigante arriva per Federica Brignone otto giorni dopo la conquista del titolo iridato. Nel mezzo l’influenza, la malattia, la debolezza e magari anche qualche dubbio. Completamente fugato in pista: Fede è ancora una volta imbattibile tra le porte larghe.
“Oggi è stata una giornata, un periodo tosto. Ho fatto di tutto per riposare e recuperare al 100%: credo che nella mia vita non mi era mai capitato di stare sei giorni costretta a casa senza fare nulla. E’ stato complicato, mi sembrava di non guarire mai e ringrazio chi mi ha seguito in questi giorni. Ma ero consapevole di sciare bene e sapevo che concentrando le energie sulle due manche avrei potuto raccogliere un bel risultato. Sono contentissima, è stata una gara particolare: praticamente non ho fatto riscaldamento e prima della prima manche mi sembrava di non avere energie. Dopo la discesa mi sembrava meno peggio di quanto mi aspettassi; forse riattivarmi dopo sei giorni ko mi ha aiutato. Oltretutto oggi è pure il compleanno di mio papà Daniele, ora vedo di fargli gli auguri. Robinson sta sciando alla grande, attacca sempre ed è un osso duro. Io ho fatto un po’ fatica a prendere il ritmo nella parte alta della prima manche, poi nella seconda ho voluto attaccare a tutta: ‘Come va, va’, mi sono detta”.
Il successo di Sestriere permette di consolidare il primo posto nella classifica generale, considerando l’uscita di Lara Gut.
“Voglio vivere gara per gara: ero preoccupata per via della malattia ma volevo esserci, dopo il Mondiale mi sentivo in dovere di fare una bella gara davanti al pubblico italiano. Tomba è a 10 podi? Vabbè, ciao… non lo raggiungerò mai. L’ho già detto ad Alberto”.