Roma, 24 dic. (askanews) – Un altro naufragio ha provocato la morte di 116 persone. Lo ha reso noto su X l’ong tedesca Sea- Watch, attiva nel soccorso marittimo nel Mar Mediterraneo per salvare migranti e rifugiati.
“116 persone sono morte in un altro naufragio nel 2025. L’unica persona sopravvissuta è stata salvata da un pescatore tunisino”, si legge nel post, Erano partite giovedì scorso, noi le stavamo cercando con Seabird. Oggi Alarm Phone ha confermato il naufragio”, recita l’ultimo post. Alarm Phone mette a disposizione un numero di telefono al quale migranti e navi delle ong che li soccorrono possono rivolgersi per segnalare una situazione di emergenza.
L’imbarcazione era salpata da Zuwarah, in Libia, la sera del 18 dicembre, spiega Alarm Phone il 20 dicembre: “Purtroppo, la loro sorte rimane finora sconosciuta e le autorità non hanno condiviso alcuna informazione. Insieme alle loro famiglie, siamo molto preoccupati per loro!”. “La sera del 21 dicembre, abbiamo ricevuto informazioni secondo cui alcuni pescatori tunisini avevano trovato un unico sopravvissuto su una barca di legno. L’uomo avrebbe dichiarato di essere partito da Zuwara due giorni prima e di essere l’unico sopravvissuto”, spiega ancora Alarm Phone che sottolinea di non aver avuto aiuti o informazioni sia dalla guardia costiera italiana che da quella libica.
Il 23 dicembre Sea Watch aveva interrotto le ricerche con l’elicottero a causa del maltempo: “Per #Seabird sono gli ultimi giorni di volo prima del maltempo. Abbiamo saputo di questa imbarcazione in legno dispersa nel Mediterraneo, partita lo scorso giovedì con quasi 100 persone a bordo. Siamo in volo per cercare le loro tracce. I nostri pensieri vanno alle loro famiglie”.
(Nella foto lo screenshot di un video ricevuto da Alarm Phone e pubblicato on line in cui i pescatori trovano il sopravvissuto)

