Roma, 4 ott. (askanews) – E’ il secondo round della tornata di regionali che si chiuderà a fine novembre e di certo, sia maggioranza che opposizione, ci arrivano con meno tensione di quanto sia accaduto per le Marche. Perché la Calabria, in cui Roberto Occhiuto cerca la riconferma, sembra decisamente meno contendibile per il centrosinistra. E se si considera che la scorsa settimana il super meloniano Francesco Aquaroli ha vinto con ben 8 punti di distacco, ben si comprende quanto la strada si presenti in salita per il ‘campo largo’ che anche in questo caso è riuscito a compattarsi su un unico candidato: Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps e attualmente europarlamentare del M5s.
Questo turno elettorale ha poi una genesi a sé, visto che la Calabria è l’unica che non arriva al voto per la scadenza della legislatura ma a seguito della decisione del governatore in carica di dimettersi dopo essere stato indagato per corruzione. “Siano gli elettori a giudicarmi”, ha ribadito ancora ieri in un’intervista a Repubblica nella quale ha spiegato anche di non essere scaramantico e di essere sicuro che si possa “moltiplicare per due” l’effetto Marche. Più irta la strada del candidato del centrosinistra, uno dei ‘padri’ del reddito di cittadinanza, sebbene sul suo nome la convergenza dei partiti del campo largo sia avvenuta in tempi abbastanza rapidi, considerando anche l’inattesa chiamata alle urne.
Insomma, il centrodestra si avvicina all’appuntamento con un deciso ottimismo e la netta convinzione di portare sul due a zero parziale il risultato della partita per le regionali che si completerà con Toscana (prossimo fine settimana) e poi, il 23 novembre, con Puglia, Campania e, soprattutto, Veneto.
Se dunque la sfida tra i due principali contendenti (c’è anche un terzo candidato, Francesco Toscano, presidente di Democrazia sovrana popolare) potrebbe lasciare poca soddisfazione agli amanti della suspense, più interessante potrebbe essere la ‘conta’ dei voti di lista dei singoli partiti della coalizione. Sopratutto nel centrodestra. Al netto delle varie liste collegate, infatti, pressoché scontato è il buon risultato di Forza Italia, essendo il partito che esprime il candidato presidente: quattro anni fa il consenso era stato del 17,3%. Per Occhiuto, poi, la ‘sfida’ personale è quella di confermare, se non superare, il 54 per cento dei voti ottenuti nel 2021.
Nella precedente tornata in Calabria, invece, Lega e Fratelli d’Italia erano arrivate sostanzialmente appaiate con la prima all’8,3% e la seconda all’8,7%. Matteo Salvini ha fatto sapere di essere convinto che il partito supererà il 10%, i meloniani dal canto loro hanno schierato anche pezzi grossi come la sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro.
In totale sono 1,9 milioni i cittadini chiamati al voto in Calabria. Le urne saranno aperte domani dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15.