Pomarance, 20 ott. (askanews) – Come ogni anno, si svolta in cinque grandi aziende agricole bio l’iniziativa Seminare il futuro, promossa da NaturaS assieme alla Fondazione omonima. Un evento nato nel 2016 per sensibilizzare i cittadini sulla provenienza del cibo e sull’importanza del biologico per l’agricoltura, l’ambiente e la nostra salute. La giornata di festa che ha coinvolto migliaia di persone stata animata da varie attivit: voli in mongolfiera, laboratori per bambini e adulti, attivit manuali, visite guidate, degustazioni di prodotti biologici. Ma il fulcro della manifestazione stata la semina collettiva del primo seme di grano duro selezionato appositamente per l’agricoltura biologica dopo 10 anni di ricerca. Abbiamo parlato con Fabio Brescacin, Presidente di NaturaS:
“Abbiamo preso in mano questo lavoro con Seminare il futuro, che una fondazione fondata da Naturasi, e dalla cooperativa Girolo Omoni, ormai quasi dieci anni fa, e stiamo lavorando sul principe, sul principe delle culture, che il grano. Quindi stiamo lavorando sul grano duro, abbiamo selezionato un primo grano, che si chiama Inizio, proprio il primo, che stato anche registrato, quindi sapete che i recensimenti vanno anche registrati, e adesso abbiamo un altro che si chiama Prossimo, quindi stiamo lavorando su questo”.
Seminare il Futuro si tiene tra l’altro in una delle pi importanti aziende biologiche e biodinamiche a livello nazionale, “Il Cerreto”, in Toscana. poi intervenuto Carlo Brivio, titolare dell’Azienda agricola biodinamica “IL Cerreto”:
“Noi abbiamo aderito a Seminare il futuro perch il problema dei semi un problema cruciale per l’agricoltura nel futuro. I semi vogliono dire la biodiversit, poi specialmente nel biologico ci sono parecchi regolamenti che normano tutta la questione, e quindi importante che noi agricoltori abbiamo la possibilit di avere dei semi nostri. una maniera anche politica di poter scegliere il proprio futuro e non dover dipendere magari da multinazionali, poche multinazionali che dipendono brevetti e che poi fanno un po’ quello che vogliono”.
La variet delle colture comporta una variet alimentare che influisce positivamente sulla salute. Infine abbiamo parlato con il Dott. Franco Berrino, Medico Epidemiologo:
“La biodiversit molto importante e sta scomparendo. Oggi proprio la produzione agricola privilegia soltanto le cose che rendono di pi, le variet che rendono di pi, quindi stiamo perdendo biodiversit. Ma molto importante mangiare cose diverse. Nel nostro studio il 20% della popolazione che mangia pi cose diverse, indipendentemente dalla quantit e dal numero di cose diverse, ha una mortalit del 37% inferiore rispetto al 20% della popolazione che mangia sempre le stesse poche cose. Il nostro organismo ha bisogno di tutto quello che la natura nella stagione produce”.
Con il seme di grano duro denominato INIZIO ha preso il via, dunque, la produzione di culture resilienti pi facilmente adattabili ai cambiamenti climatici e molto meno impattanti sul suolo.