Roma, 5 dic. (askanews) – “Fratelli d’Italia utilizza gli organismi indipendenti e di garanzia dello Stato per i suoi fini politici: dopo l’Autorità per la privacy oggi è il turno del CSM. Il Fatto Quotidiano ha pubblicato la notizia che una consigliera del CSM, Isabella Bertolini, ha partecipato a una riunione riservata e politica nella sede di Fratelli d’Italia, insieme ai vertici del partito e a esponenti del governo, per definire la strategia del “Sì” al referendum sulla separazione delle carriere. Il CSM è l’organo che deve tutelare l’indipendenza della magistratura. La sua terzietà non può essere messa in discussione neppure per un istante. La presenza di una sua componente, eletta in quota Fratelli d’Italia, già deputata di Forza Italia e della Lega, a un vertice di partito volto a preparare la campagna per il referendum costituzionale sulla separazione delle carriere è un fatto estremamente grave”.Lo denuncia il leader Avs Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde.
“Questa storia fa il paio con il caso Ghiglia. Allora come oggi emerge un filo rosso evidente: l’utilizzo degli organismi indipendenti dello Stato come strumenti politici della maggioranza. Non è solo una questione di opportunità: è un tema di salute democratica. Se CSM e Autorità di garanzia mostrano prossimità politica con chi governa, la loro funzione di equilibrio viene meno. La democrazia italiana si fonda sull’autonomia dei poteri e sul rispetto rigoroso dei ruoli istituzionali.
Il vicepresidente del CSM dovrebbe richiamare la consigliera Bertolini e questa vicenda ci fa capire come la riforma della separazione delle carriere sia uno strumento per la destra di mettere sotto controllo politico la magistratura. Quando gli organi di garanzia si intrecciano con gli interessi di un partito politico, è il corretto funzionamento della nostra democrazia a essere messo in discussione.” Conclude

