Roma, 10 feb. (askanews) – La polizia israeliana ha fatto irruzione ieri in due librerie di Gerusalemme Est specializzate in volumi in arabo e inglese sul conflitto israelo-palestinese e sulla storia di Gerusalemme e ha arrestato i proprietari con l’accusa di disturbo della quiete pubblica.
Stando a quanto riportato oggi da Haaretz, gli agenti hanno fatto irruzione nei negozi di Salah al-Din Street della catena Educational Bookshop, hanno perquisito i locali, esaminato a lungo i libri, sequestrandone decine in entrambe le sedi, e arrestato i proprietari, Mahmoud Muna, e suo nipote, Ahmad Muna, entrambi molto noti a Gerusalemme Est. I due saranno portati oggi in tribunale per un’udienza, dopo che la polizia ha chiesto una proroga di otto giorni della loro detenzione.
“Hanno usato Google Translate sui libri e hanno portato via quelli che non gli piacevano – ha detto Mourad Muna, fratello di Mahmoud – hanno persino trovato una copia di Haaretz con una foto degli ostaggi e hanno chiesto cosa fosse, dicendo che era incitamento. Hanno preso ogni libro con sopra una bandiera palestinese”.