Roma, 9 dic. (askanews) – “Alla fine del settembre 2025 la stima (per difetto) dei rifugiati e migranti morti o dispersi nel Mediterraneo nell’anno sfiora già le 1.300 unità. Per l’ennesima volta, a pagare il tributo di gran lunga più pesante sono coloro che tentano la traversata del Mediterraneo centrale: 885 vittime”. Lo rileva la Fondazione Migrantes nell’edizione 2025 del report “Il Diritto d’Asilo”, presentato oggi.
“Il 2024 – spiega il dossier – ha visto invece il più alto tributo di vittime mai registrato sia sulla rotta atlantica verso le Canarie (1.239 fra morti e dispersi), sia sui percorsi migratori interni al continente europeo (243). Per rifugiati e migranti il rischio di perdere la vita o di rimanere dispersi sulla rotta del Mediterraneo centrale è oggi pari a 1 caso ogni 58 arrivi sulle coste d’Italia o di Malta. Ma il rischio è ancora più elevato (e in crescita rispetto al 2024) sulla rotta atlantica delle Canarie: 1 caso ogni 33 persone sbarcate sulle isole”.
“Ancora una volta, nel 2025 il numero di migranti e rifugiati deportati dai ‘guardiacoste’ libici in un sistema collaudato di miseria, arbitrio, vessazioni, taglieggiamenti e violenze è in crescita: solo fra gennaio e settembre ne sono già stati fermati in mare quasi 20 mila, contro i 22 mila scarsi di tutto il 2024”, conclude il report.

