Roma, 12 feb. (askanews) – “Come ha ricordato il ministro Ciriani nella sua risposta, se c’è stato un uso improprio, anomalo, che certamente non va riferito a Paragon, perché Paragon si limita a offrire il software, lo strumento; se c’è stato un uso improprio è materia di autorità giudiziaria, perché sono stati commessi dei reati. Attendiamo questi esiti”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega sui Servizi, Alfredo Mantovano, parlando con i giornalisti in Transatlantico.
“Noi lato intelligence – ha aggiunto – abbiamo fatto i nostri accertamenti, poi anche questa storia che il governo sarebbe rimasto in silenzio: il governo ha fatto nell’immediatezza una nota e proprio con l’obiettivo di tranquillizzare. Dopo di che, volendo fornire più dettagli lo ha fatto nella sede propria. Quindi non c’è stato nessun silenzio ma il doveroso rispetto per le sedi parlamentari”.
Quindi l’accertamento non ha riguardato forze dell’ordine, carabinieri, polizia? “L’accertamento – ha osservato – ha riguardato realtà istituzionali”. E le procure? “Non appartiene a noi fare questo tipo di accertamento. C’è una parte che compete all’autorità giudiziaria e sulla quale, per ovvie ragioni di rispetto dei confini istituzionali, non compete a noi. Noi lo abbiamo fatto per la parte di nostra competenza”.