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giovedì, 15 Maggio, 2025
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Stablecoin, Cipollone (Bce): Ue prima a normare e poi resta indietro

Roma, 15 mag. (askanews) – E’ deludente che anche sulle Stablecoin, per l’ennesima volta, l’Unione europea arrivi prima a emanare regole, ma poi si ritrovi indietro rispetto ad altri sulle concrete iniziative di mercato. È lo sfogo di Piero Cipollone, componente del comitato esecutivo della Bce, dove è responsabile dei sistemi di pagamento, durante una tavola rotonda organizzata a Parigi.

Quasi un “lapsus freudiano”, considerando che da mesi le autorità della Unione europea martellano con allarmismi sui rischi che deriverebbero dalle stablecoin.

Ma su questo “le preoccupazioni sulle Stablecoin non denominate in euro sono dovute al fatto che non vogliamo sostituzione di valuta. Non siamo preoccupati di per sé dalle Stablecoin – ha chiarito Cipollone – siamo preoccupati sul se alcune Stablecoin sostituissero soluzioni europee, perché perderemo la sovranità anche nell’ambito all’ingrosso” sui pagamenti.

Cipollone ha anche insinuato che le Stablecoin in dollari, combinate con l’eventuale accesso agli strumenti della Federal Reserve diventino una forma “ibrida” di valuta digitale della banca centrale (Cbdc). “C’è una possibilità che gli Usa consentiranno alle Stablecoin di depositare fondi dei clienti alla Fed, che sarebbe un dollaro digitale ibrido”, ha sostenuto.

Al momento però, è la Bce che sta procedendo con un progetto per la creazione di una valuta digitale, l’euro digitale appunto. Negli Stati Uniti l’amministrazione Trump ha drasticamente vietato alla Fed e alle altre agenzie federali di lavorare alla creazione di valute digitali di banca centrale, vietandone l’uso sul territorio Usa ritenendole un pericolo per i consumatori.

Washington punta piuttosto sullo sviluppo di Criptoasset e Stablecoin, che sono di natura privata. E si stanno moltiplicando le iniziative in questo ambito, ma quasi esclusivamente negli Usa.

Qui lo sfogo di Cipollone. “Sono un po’ deluso del fatto che, ancora una volta, abbiamo avuto la legislazione per primi e siamo di nuovo indietro, rispetto a altri, sulle iniziative” concrete.