Milano, 20 ott. (askanews) – Quattrocento assunzioni a Mirafiori, rassicurazioni su Cassino, Melfi, Pomigliano e Atessa e la richiesta di aiuto per convincere l’Unione europea a cambiare le regole sulle emissioni che stanno affossando il mercato dell’auto. Sono le principali novità emerse dall’incontro, durato poco meno di un’ora e mezza, fra il Ceo di Stellantis, Antonio Filosa e i sindacati al Centro Stile di Mirafiori a Torino. Si tratta del primo incontro di Filosa, insediatosi lo scorso giugno, con i sindacati in Europa a sottolineare l’importanza dell’Italia per il gruppo.
“Oggi con voi voglio ribadire con fermezza il nostro impegno nei confronti dell’Italia, un Paese al centro della nostra visione strategica. Il Piano Italia è solido e confermato e sta rispettando le tempistiche”, ha detto Filosa. Il Ceo ha confermato l’inizio della produzione della 500 ibrida a novembre a Mirafiori, a cui sono legate le 400 assunzioni per avviare il secondo turno dal prossimo febbraio, e della Jeep Compass a Melfi in versione multienergy nelle prossime settimane. Anche a Cassino si punterà sull’offerta multienergy per le nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio, “per assicurare un futuro stabile all’impianto”. Resta in sospeso invece il progetto di gigafactory a Termoli, dove intanto si producono i cambi eDct: Filosa ha detto che Acc, la joint venture con Mercedes e Total prenderà una decisione entro fine anno.
Il Ceo di Stellantis ha poi puntato il dito contro le regole Ue sulle emissioni che sono irraggiungibili e stanno affossando il mercato dell’auto e dei veicoli commerciali e ha chiesto un aiuto ai sindacati per modificarle: “è un obiettivo collettivo, abbiamo bisogno del supporto di tutti gli stakeholder, in particolare delle organizzazioni sindacali”. Secondo Filosa, “aver imposto obiettivi così stringenti in un così breve lasso di tempo ha spiazzato sia la domanda che l’offerta. Dobbiamo cambiare le regole per riuscire a offrire ai nostri clienti i veicoli che vogliono e che possono acquistare: solo così sarà possibile rilanciare la produzione”. In particolare secondo Filosa l’Ue deve puntare puntare sul concetto di neutralità tecnologica, su misure a sostegno del rinnovo del circolante e sul segmento delle piccole auto oltre a rivedere i target imposti sui veicoli commerciali.
Fra i sindacati, critica la Fiom che chiede all’azienda un’inversione di rotta e al Governo e all’Ue certezze su transizione e investimenti. La Fim, pur apprezzando le 400 assunzioni a Mirafori, auspica un rafforzamento del Piano Italia con più investimenti e nuovi modelli. Positiva la Uilm secondo cui il lancio di vetture ibride può rappresentare un punto di partenza per la ripresa degli stabilimenti in Italia. La Uglm invece si aspetta un aggiornamento del Piano Italia e ribadisce la necessità di una svolta in Europa sulle emissioni, mentre la Fismic evidenzia alcuni spiragli di ripresa importanti e la necessità di un cambio di rotta della Commissione europea.