Roma, 7 nov. (askanews) – “Iniziare una guerra e aspettarsi di potersi muovere liberamente in Europa è difficile da giustificare”, ha dichiarato l’Alta rappresentante europea Kaja Kallas, sul proprio profilo X, commentando la decisione della Commissione europea di inasprire le norme sui visti per entrare in Europa per i cittadini russi.
“L’UE sta inasprendo le norme sui visti per i cittadini russi a causa dei continui disagi causati dai droni e dei sabotaggi sul suolo europeo”, ha proseguito Kallas, concludendo affermando che “viaggiare nell’UE è un privilegio, non una cosa scontata”. Oggi la Commissione europea ha pubblicato una Decisione di esecuzione della Commissione, nella quale si è potuto appurare che “la guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina ha modificato profondamente il rischio migratorio e di sicurezza connesso ai richiedenti di visto russi” per l’Unione europea.
“La strumentalizzazione della migrazione da parte della Russia, gli atti di sabotaggio sul territorio degli Stati membri e nelle acque internazionali del Mar Baltico, le minacce di spionaggio cibernetico e industriale, nonché il potenziale uso improprio dei visti per diffondere propaganda a sostegno della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina o per impegnarsi in altre attività sovversive a danno dell’Unione, implicano che le domande di visto presentate da cittadini russi debbano essere esaminate in modo approfondito e frequente prima del rilascio”, ha deciso la Commissione.
Pertanto, si legge nel documento, “devono essere applicate regole notevolmente più restrittive” al fine di “consentire agli Stati membri di mitigare le minacce all’ordine pubblico o alla sicurezza interna”. La Germania non prende decisioni di questo tipo in modo indipendente, ma rispetterà la richiesta della Commissione Europea di limitare il rilascio di visti Schengen a entrata multipla ai cittadini russi. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, Martin Giese.
In precedenza, la Commissione Europea aveva annunciato restrizioni sul rilascio di visti Schengen a entrata multipla per i cittadini russi nei Paesi dell’Unione europea.
“In generale, la Germania si attiene sempre a quanto deciso congiuntamente a livello europeo. Sarebbe stato questo il caso anche qui, ma, come già affermato, si tratta di una competenza dell’Ue. Parliamo di visti Schengen: sono regolati dal Codice delle Frontiere Schengen, che rientra nella giurisdizione dell’Unione Europea”, ha detto Giese ai giornalisti.

