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martedì, Febbraio 11, 2025
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Su Rai Cultura il ‘sogno spezzato’ di Piersanti Mattarella

Un omicidio di mafia che ha prodotto un vuoto incolmabile nella politica siciliana. Rosy Bindi sostiene che il Presidente della Regione poteva salvare il disegno di Moro: tesi suggestiva, ma infondata.

Il 6 gennaio 1980, Piersanti Mattarella, presidente della Regione Sicilia, veniva assassinato in un agguato sotto casa sua, in via Libertà a Palermo. Un omicidio brutale che segnò profondamente la storia dell’isola e dell’intero Paese, lasciando un vuoto incolmabile nella politica siciliana. Su Repubblica, stamane, Rosy Bindi ne traccia il profilo di autentico “erede di Moro”, fino a stabilire che se fosse sfuggito all’attentato, lui avrebbe potuto salvare il disegno dello statista pugliese. Una tesi suggestiva ma priva di fondamento.

Ebbene, a quarantacinque anni da quel tragico giorno, Rai Cultura dedica due appuntamenti per ricordare la figura di Mattarella, il suo impegno politico e il contesto drammatico in cui si consumò il delitto.

Il primo appuntamento, in onda oggi, domenica 5 gennaio, alle 23.00 su Rai 3, è lo speciale Piersanti Mattarella, 6 gennaio 1980”, scritto da Alessandro Chiappetta e diretto da Agostino Pozzi. Il programma ricostruisce il contesto storico e politico che fece da sfondo al delitto, soffermandosi sulle indagini e sulla lunga storia processuale che seguirono. Le immagini delle Teche Rai, alcune fotografie inedite e le interviste dello stesso Mattarella restituiscono il ritratto di un uomo animato da ideali solidi, che si era posto come obiettivo non solo la modernizzazione della Sicilia ma anche, e necessariamente, la ferma lotta alla mafia.

Lunedì 6 gennaio, invece, il programma Passato e Presente” su Rai 3 alle 13.15 (e in replica su Rai Storia alle 20.30), con Paolo Mieli e lo storico Salvatore Lupo, approfondisce il progetto politico di Mattarella. Eletto presidente della Regione Sicilia nel 1978, Mattarella rappresentava il tentativo di tradurre in ambito regionale il disegno politico di Aldo Moro, basato sull’allargamento dell’area democratica con l’apertura al contributo del Partito Comunista. Una strategia coraggiosa, che si univa a una lotta senza compromessi contro la mafia e i suoi legami con la politica.

Piersanti Mattarella era un uomo che credeva nella possibilità di una Sicilia diversa, capace di riscattarsi dalle catene dell’illegalità. Il suo “sogno spezzato”, come lo definiscono gli storici, non è stato solo quello di un politico, ma anche di un intero popolo che vedeva in lui una speranza di cambiamento.

Il racconto della sua vita e del suo sacrificio è un doveroso tributo alla memoria di chi ha pagato con la vita l’impegno per la giustizia e la libertà. Una memoria che, a distanza di decenni, continua a risuonare con forza come monito e ispirazione per le nuove generazioni.