Con riferimento all’articolo dal titolo “Sudan, dopo il massacro di Al Fasher il mondo si sveglia?” pubblicato in data 13 novembre 2025 (leggi l’articolo qui), l’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti in Italia intende fornire chiarimenti in merito ad alcune dichiarazioni contenute nell’articolo per assicurare che i lettori della vostra spettabile testata giornalistica abbiano accesso a informazioni accurate e fondate, che consentano loro di avere una prospettiva veritiera sui fatti.
A tale scopo l’Ambasciata intende condividere con la vostra testata giornalistica la posizione ufficiale degli Emirati Arabi Uniti in merito all’atroce conflitto in corso in Sudan:
“Since the onset of the civil war, the UAE has consistently supported regional and international efforts to achieve an immediate ceasefire, protect civilians, and ensure accountability for violations committed by all warring parties.
The UAE is part of the Quad which in September issued a joint statement calling for a three-month humanitarian truce to enable the swift entry of humanitarian aid to all parts of Sudan and to lead immediately to a permanent ceasefire. That statement also underlined that there is no military solution to the conflict in Sudan. Only a transition not controlled by the warring parties, leading to an independent civilian-led government, can secure Sudan’s future.
We categorically reject any claims of providing any form of support to either warring party since the onset of the civil war, and condemn atrocities committed by both Port Sudan Authority and RSF.
Furthermore, we refer you to the latest UN Panel of Experts report released on 17 April 2025 which makes clear that there is no substantiated evidence that the UAE has provided any support to RSF, or has any involvement in the conflict”.
Alleghiamo il rapporto finale del Gruppo di Esperti sul Sudan del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel quale non si fa alcun esplicito riferimento al coinvolgimento degli Emirati Arabi Uniti nella questione.
Restiamo a disposizione per fornire eventuali informazioni aggiuntive o chiarimenti sulla questione.
Distinti saluti
Ambasciata Emirati Arabi Uniti
Allegato – Rapporto finale del Gruppo di Esperti sul Sudan. Per accedere al documento fare clic su questo link
Traduzione:
«Dallo scoppio della guerra civile, gli Emirati Arabi Uniti hanno sostenuto con coerenza gli sforzi regionali e internazionali volti a ottenere un cessate il fuoco immediato, proteggere i civili e garantire l’accertamento delle responsabilità per le violazioni commesse da tutte le parti in conflitto.
Gli Emirati fanno parte del Quad, che nel mese di settembre ha diffuso una dichiarazione congiunta chiedendo una tregua umanitaria di tre mesi, al fine di consentire l’ingresso rapido degli aiuti in tutte le regioni del Sudan e di avviare immediatamente un cessate il fuoco permanente. Tale dichiarazione sottolineava inoltre che non esiste una soluzione militare al conflitto sudanese. Solo una transizione non controllata dalle parti in guerra, che conduca a un governo civile indipendente, può garantire il futuro del Sudan.
Respingiamo categoricamente ogni genere di affermazione secondo cui avremmo fornito, dall’inizio della guerra civile, una forma di sostegno quale che sia a una delle parti in conflitto e condanniamo pertnto le atrocità commesse sia dalla Port Sudan Authority sia dalle RSF.
Richiamiamo inoltre l’attenzione sull’ultimo rapporto del Panel of Experts delle Nazioni Unite, pubblicato il 17 aprile 2025, dal quale emerge chiaramente che non vi è alcuna prova documentata che gli Emirati Arabi Uniti abbiano fornito sostegno alle RSF o siano in alcun modo coinvolti nel conflitto».

