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mercoledì, Febbraio 12, 2025
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Sul filo della memoria: tanto fervore creativo nell’esperienza dell’Istituto Maritain.

In questo mio intervento vorrei richiamare alla memoria, sull’onda di ricordi ancora molto vividi, alcuni momenti salienti che hanno segnato il percorso del nostro Istituto e di cui sono stata partecipe e alcune figure di protagonisti della sua storia. Come molti sanno, sono stata coinvolta nella vita dell’Istituto sin dal primo momento, ancor prima della fondazione aiutando Roberto Papini nella organizzazione dell’evento.

Il primo volto quindi nel mosaico dei miei ricordi è quello di Roberto cui sono stata legata da un lungo vissuto di affetto, amicizia, collaborazione e impegno condiviso. Così, il primo evento indimenticabile è appunto quello della riunione fondativa. Infatti, dopo il successo di un convegno che volle ricordare Jacques Maritain poco dopo la sua scomparsa organizzato dal Circolo Maritain di Ancona guidato dal Prof. Giancarlo Galeazzi, Roberto Papini si assunse il compito di creare un organismo permanente di carattere internazionale volto ad approfondire e diffondere il pensiero del filosofo in Italia e nel mondo. Dopo aver preso i contatti necessari con gli eredi morali del lascito del filosofo e i seguaci del suo pensiero in vari paesi, trovò una sponda nel Padre Alfredo Imperatori, gesuita, persona di impareggiabile generosità, rettore dell’Istituto Filosofico Aloisianum di Gallarate, che accolse con favore il progetto e ospitò i partecipanti per la riunione fondativa, il 6-7 aprile 1974. Rivedo i volti di tutti i partecipanti, che per la maggior parte non si conoscevano tra loro e quindi si guardavano con una punta di sorpresa, in particolare il viso calmo e severo di Olivier Lacombe, discepolo e amico, l’erede designato di Jacques Maritain, nominato Presidente dell’Istituto, che prima e meglio di altri intuì le potenzialità del progetto, del Prof. Antonio Pavan, discepolo e profondo conoscitore del pensiero maritainiano che assunse subito il ruolo di guida scientifica dell’Istituto, di Frère Heinz Schmitz, dei Piccoli Fratelli di Gesù di Tolosa dove Maritain trascorse i suoi ultimi anni, del Prof. Vittorio Possenti e tutti gli altri che per brevità non posso nominare singolarmente, che presero a cuore le sorti del neo istituto.

Alla fondazione seguirono alcuni incontri importanti tra cui quello tenutosi a Kolbsheim nella magione dei baroni Grunelius, grandi amici di Jacques e Raïssa, che ora riposano nel piccolo cimitero del paese alsaziano. Non dimentichiamo poi la fondazione della rivista “Notes et documents” e il suo grande artefice, ancora il Prof. Galeazzi, cui fece seguito la creazione del primo embrione della Biblioteca, ora chiamata Biblioteca della Persona. La Biblioteca, e non solo, deve molto all’opera instancabile di quel grande studioso di Maritain che fu il Prof. Piero Viotto, autore di opere preziose di studio e documentazione sui Maritain.

La prima sede dell’Istituto fu ad Ancona, dove il sindaco Alfredo Trifogli ne sostenne i primi passi insieme a Marcello Bedeschi. Sede poi trasferita a Roma nei locali di Via dei Coronari, offerti dal Pio Sodalizio dei Piceni. 

 

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