Roma, 4 dic. (askanews) – Rafforzare i contratti di filiera come vero presidio della sovranit produttiva nazionale stato il focus dell’evento “Crescita sostenibile e competitivit del Made in Italy: opportunit e sfide per le nostre filiere”, durante il quale stato presentato il report del Centro Studi Divulga dedicato alla filiera tabacchicola italiana. Elemento chiave l’Accordo di Filiera Coldiretti, PMI e Ont Italia, rinnovato fino al 2034, che oggi copre il 50% della produzione nazionale.
“Un accordo di filiera che mette in sicurezza la produzione del tabacco in Italia fatto in una certa maniera – ha detto ad askanews Cesare Trippella, presidente Filiera Tabacchicola Italiana e Direttore EU Value Chain & External Engagement, Philip Morris Italia – seguendo i disciplinari di produzione, buone pratiche del lavoro, buone pratiche dell’agricoltura, trasformando il settore e proiettandolo verso il futuro. Per ci dobbiamo rendere conto che ci sono sfide regolatorie, soprattutto che vengono a livello europeo, che mettono in forte dubbio questi nostri investimenti”.
Il tema regolatorio al centro del dibattito, in particolare le proposte legislative in discussione a Bruxelles con la Direttiva Accise (TED). Con questa proposta l’Unione europea intende aumentare in maniera significativa la tassazione dei prodotti italiani senza combustione. Prospettive queste che preoccupano la filiera italiana.
” importante avere una relazione di filiera che sia durevole nel tempo – ha aggiunto Gennarino Masiello, vicepresidente di Coldiretti e presidente UNITAB Europa – che possa mettere in campo prevedibilit e sostenibilit, ma abbiamo costruito attorno a questo mondo e a questa filiera un sistema di regole, di controlli e anche di sanzioni importanti per assicurare la legalit e la trasparenza. Questo modello lo dobbiamo esportare anche in tutta Europa perch non tutti i Paesi utilizzano lo stesso modello e quindi potremmo vivere anche all’interno dell’Europa e fuori dall’Europa una concorrenza sleale che non si attiene alle stesse regole n organizzative n produttive”.

