Roma, 4 dic. (askanews) – A partire dal 1° gennaio 2026, con l’entrata in vigore della nuova riforma, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale adotterà una struttura organizzativa rinnovata e più moderna. La Farnesina sarà articolata su due pilastri fondamentali – uno politico e uno economico – guidati ciascuno da un Vice Segretario Generale. L’obiettivo è rendere l’azione diplomatica italiana più efficace, coordinata e orientata alle sfide globali.
Oggi, a Villa Madama, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha presentato la riforma della nuova Farnesina. ‘Una vera rivoluzione’, ha affermato il capo della diplomazia italiana, ‘una rivoluzione per dare risposte al mondo produttivo italiano’ e ispirata a semplificazione e innovazione, con una rinnovata attenzione ai servizi ai cittadini e alle imprese, affinché la crescita del Paese sia sempre di più al centro della politica estera.
‘Dal primo di gennaio, esaurito l’iter di riforma, ci sarà un’altra Farnesina’ ha illustrato il ministro degli Esteri. Con la riforma, ‘ottenuta a costo zero’ come sottolineato dalla presidente della Commissione Esteri e della Difesa Stefania Craxi intervenuta durante la presentazione, la nuova Farnesina avrà due anime, una politica ed una economica, cui corrisponderanno due Vice Segretari Generali. Accanto alla Direzione per gli affari politici e la sicurezza internazionale verrà istituita la nuova Direzione per la crescita e la promozione delle esportazioni.
Sarà un ministero bicapite, ‘che avrà una testa politica, il nostro compito è quello di fare politica estera, ma avrà anche una testa economica’, ha specificato Tajani presentando la riforma della nuova Farnesina. ‘L’obiettivo è che le due teste del ministero si concentrino in maniera coordinata su politica ed economia’, ha chiarito Tajani.
Il ministro degli Esteri Tajani ha spiegato che ‘il mondo è cambiato’ e, pertanto, è stato necessario riformare la Farnesina, tenendo presente che il ministero ha anche la ‘responsabilità del commercio estero’.
L’obiettivo della Farnesina, ha proseguito Tajani, è quello di essere vicini agli imprenditori italiani all’estero, in quanto Roma non può non avere ‘un’organizzazione efficiente ed efficace che accompagni le nostre imprese nel mondo’. Per questa ragione, ha annunciato Tajani, ‘ci sarà la diplomazia della crescita, gli imprenditori avranno punti di riferimento precisi nel ministero’.
‘Tutte le Ambasciate saranno piattaforme per sostenere imprenditori nel mondo’, gli imprenditori non saranno mai soli fuori dai confini italiani ha dichiarato Tajani, ricordando il ruolo dell’Italia nel mondo.
Oltre a queste novità, oggi è stata presentata anche la nuova Direzione per la cybersicurezza, che risponde all’esigenza di far fronte alle crescenti minacce informatiche, e un potenziamento della Direzione per i servizi ai cittadini all’estero e le politiche migratorie.
Nel corso del suo intervento, il ministro Tajani ha rappresentato che il mondo contemporaneo propone delle nuove minacce alle quali la pubblica amministrazione deve saper guardare con attenzione e prontezza di risposta. Per questo, ha spiegato il vertice della diplomazia nazionale, la costituzione di questa Direzione punterà a rendere il ministero ‘all’avanguardia contro gli attacchi cibernetici’, rendendo la Farnesina pronta ‘a proteggere i nostri dati sensibili’.
‘Abbiamo il dovere di proteggerli’, ha proseguito il ministro, specificando che ‘ci sarà una direzione generale dedicata a questo: sicurezza cibernetica, guerra ibrida’. ‘Avremo una sala operativa per garantire, nel modo migliore, la sicurezza del nostro sistema’, ha aggiunto Tajani, informando che la Farnesina si avvarrà ‘dell’esperienza del ministero della Difesa, che ha uomini particolarmente esperti per contrastare attacchi cibernetici’. ‘Non solo teoria, ma anche pratica’, ha precisato il capo della diplomazia italiana.
Sulle competenze della sicurezza informatica della Farnesina e delle ambasciate, il ministro ha spiegato ai cronisti a margine della presentazione che la Farnesina si occupa della sicurezza delle ambasciate e, quindi, non c’è nessun conflitto con gli altri ministeri. ‘Siamo responsabili della politica estera e ci occupiamo anche delle minacce’ cibernetiche che coinvolgono il ministero degli Esteri e le ambasciate italiane nel mondo ha affermato Tajani, spiegando che l’azione della Farnesina è ‘in perfetta sintonia’ con il Viminale e la Difesa.
‘Attraverso le nostre ambasciate, i nostri consolati, i nostri istituti italiani di cultura si può entrare nelle segrete stanze delle informazioni delicate’, quindi – ha proseguito Tajani – ‘abbiamo il dovere’ di difendere i nostri dati e le nostre realtà.Nel corso della presentazione è stato annunciato, altresì, che la riforma interverrà anche sul concorso diplomatico e sulla formazione di tutto il personale della Farnesina. Tajani, dal podio, ha spiegato che la scelta di aprire la carriera diplomatica a tutti i corsi di laurea magistrale è figlia della volontà di ampliare la base di reclutamento e di attrarre i talenti migliori, attraverso un potenziamento delle assunzioni che è già iniziato in questi ultimi anni. ‘La carriera diplomatica è una bella carriera, interessante, può dare molte soddisfazioni’, ha illustrato Tajani, sottolineando che la volontà del ministero è quella di ampliare la ‘cantera’.
In un mondo in costante cambiamento, il ministro Tajani ha osservato che lo spettro delle competenze si è ampliato, ‘servono tecnici’, ha specificato Tajani, aggiungendo che ‘se un laureato in matematica è diventato Papa’, potrà sicuramente essere anche un ottimo diplomatico.
Infine, rappresentando l’attenzione che il ministero pone per i connazionali all’estero, Tajani ha affermato che questa riforma punta a facilitare la vita degli italiani che vivono fuori dalla Penisola. Per fare un esempio delle semplificazioni previste dalla Farnesina, Tajani ha affermato a margine dell’evento che ‘ci sarà un’app con la quale ci si potrà prenotare e iscriversi all’AIRE’, per avere ‘un rapporto diretto con il consolato’.
‘Stiamo cercando di abbattere tutte le barriere’, ha proseguito Tajani, ‘che rendono difficile il rapporto con l’amministrazione pubblica’.
Gli italiani all’estero, grazie al ‘turismo delle radici’, ha aggiunto Tajani, avranno maggiori possibilità di tornare in Italia per riscoprire i territori ‘dai quali sono partiti i loro famigliari’. Un’iniziativa importante, sottolinea Tajani, in quanto per la prima volta la Farnesina ‘ha la possibilità di gestire fondi del Pnrr e della coesione, per valorizzare aree interne del centro-sud’.
Una rivoluzione, ha spiegato Tajani, anche per tutta la ‘pubblica amministrazione’, per questo l’invito al ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, il quale, intervenendo durante la presentazione, ha affermato che questa è una ‘riforma sistemica’. ‘Questa riorganizzazione è una riforma sistemica, è una riforma che come Dipartimento della Funzione Pubblica abbiamo condiviso’, ha dichiarato il ministro Zangrillo. ‘Lo abbiamo fatto con grande convinzione perché stiamo vivendo un’epoca di cambiamenti. Un’epoca di cambiamenti epocali’, ha sottolineato Zangrillo.
‘Il contesto geopolitico sta mutando, le ricadute sull’economia sono profonde e saremmo superficiali se pensassimo di agire come nel passato’, ha osservato il ministro, sottolineando che la pubblica amministrazione ha ‘bisogno di amministrazioni resilienti, servono leader non solo dirigenti’.
Oltre agli interventi già citati, nel corso della presentazione sono intervenuti per illustrare la riforma anche il Vice Segretario Generale, Carlo Lo Cascio; la Vice Segretario Generale e Direttrice Generale per gli Affari Politici, la Ministra plenipotenziaria Cecilia Piccioni; la Ministra plenipotenziaria Francesca Santoro, Capo dell’Unità per la semplificazione e il coordinamento; il Ministro plenipotenziario Mauro Battocchi, Direttore Generale per la crescita e la promozione delle esportazioni; il Ministro plenipotenziario Alessandro De Pedys, Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale; la Ministra plenipotenziaria Patrizia Falcinelli, Direttrice Generale per le risorse e la formazione; la Ministra plenipotenziaria Silvia Limoncini, Direttrice Generale per i servizi ai cittadini all’estero e le politiche migratorie e Nicandro Cascardi, Direttore Generale per il Patrimonio e l’Amministrazione.
Ha concluso l’evento il segretario generale Riccardo Guariglia sottolineando quanto ‘la riforma fosse veramente necessaria’. ‘La Farnesina a partire dal primo gennaio’, ha esposto il segretario generale, ‘guarderà in modo molto più concreto, in modo più focalizzato al futuro in chiave moderna’. ‘Del resto questa è una delle tradizioni della diplomazia’, ha concluso Guariglia, ‘saper guardare al futuro e questo rispondendo sempre di più agli interessi nazionali e, dunque, contribuendo a tenere sempre più alta del nostro Paese in tutto il mondo’.

