Roma, 8 set. (askanews) – Tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Dopo 65 settimane di regno ininterrotto in cima alla classifica ATP, Jannik Sinner deve cedere lo scettro a Carlos Alcaraz. Il murciano, 22 anni, ha conquistato il secondo titolo agli US Open superando l’azzurro in finale con il punteggio di 6-2 3-6 6-1 6-4, chiudendo così un’edizione del torneo segnata dal suo dominio quasi totale. Per Alcaraz si tratta del secondo Slam stagionale, dopo il Roland Garros, e del sesto in carriera (4 quelli vinti da Sinner). Una vittoria che vale doppio: il trofeo e il sorpasso in classifica sull’amico-rivale Sinner, che si ferma a quota 65 settimane consecutive da numero 1 al mondo.
La partita è stata un dominio dello spagnolo. Il match si è aperto con Alcaraz subito aggressivo, capace di imporre un ritmo martellante al servizio e in risposta. Sinner, al contrario, ha faticato nei turni di battuta, concedendo troppo e trovandosi sotto di un set in poco più di mezz’ora. Nel secondo parziale l’altoatesino ha reagito con orgoglio: più incisivo da fondo e più lucido nelle scelte tattiche, è riuscito a strappare un set al rivale, l’unico che Alcaraz ha perso in tutto il torneo. Ma la rimonta si è fermata lì. Nel terzo set lo spagnolo ha mostrato una versione esplosiva, praticamente perfetta: sul 5-0 il destino della finale era già scritto. Il quarto set ha confermato la sua superiorità, chiudendo la contesa tra gli applausi di un Arthur Ashe gremito.
“È incredibile quello che Jannik ha fatto quest’anno. Ha sempre mantenuto un livello altissimo, ormai vedo più lui che la mia famiglia. È bello condividere il campo e lo spogliatoio con lui. Congratulazioni per tutto quello che sta facendo. Io sono fortunato ad avere un grande team e una famiglia che lavora duro per farmi migliorare non solo come tennista, ma anche come persona”, ha detto il nuovo numero 1 del mondo. Sinner, con sportività, ha riconosciuto la superiorità dell’avversario: “Oggi Carlos ha giocato meglio di me, io ho dato il massimo e più di così non potevo fare. Congratulazioni a lui e al suo team. È stata una stagione incredibile, sono felice di condividerla con la mia squadra, la mia famiglia e i miei amici”, ha dichiarato l’azzurro, che in questo 2025 aveva già trionfato agli Australian Open e a Wimbledon.
Il successo di Alcaraz porta il bilancio dei confronti diretti a 10-5 per lo spagnolo, che guida anche il conteggio degli Slam (6-4). Negli ultimi due anni i due si sono spartiti i grandi palcoscenici, rendendo ogni torneo del Grande Slam quasi un affare privato. La finale di New York ha confermato quanto profondo e spettacolare sia questo dualismo, capace di riportare il tennis a livelli di entusiasmo paragonabili all’epoca dei Fab Four. L’appuntamento è già fissato: a gennaio a Melbourne, dove Alcaraz e Sinner torneranno a sfidarsi per scrivere un altro capitolo di una rivalità che sembra destinata a fare la storia.