Roma, 27 nov. (askanews) – Il tennis italiano continua a crescere – sull’onda lunga di Jannik Sinner e della nuova generazione – e cambia anche la mappa dei diritti tv. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale la nuova lista degli eventi sportivi “di particolare rilevanza”, quelli che dovranno essere trasmessi in chiaro in Italia. Dopo mesi di interlocuzioni è arrivato il via libera formale dal Comitato di contatto della Commissione europea. La principale novità riguarda proprio il tennis: nella lista entrano semifinali e finali dei tornei del Grande Slam, delle ATP e WTA Finals, dei Masters 1000 e WTA 1000, ma solo se coinvolgono atleti italiani. Restano confermati gli appuntamenti già presenti in passato, come Coppa Davis, Billie Jean King Cup e Internazionali d’Italia.
C’è però un elemento chiave: l’obbligo di trasmissione in chiaro non sarà immediato. Il decreto specifica che le nuove regole diventeranno effettive solo alla scadenza degli attuali contratti dei broadcaster. E questo significa dover aspettare: Sky ha diritti ATP e WTA fino al 2028 e Wimbledon fino al 2030; Discovery/Eurosport mantiene Roland Garros fino al 2030 e Australian Open fino al 2031. Lo US Open è già disponibile free su SuperTennis. Il percorso che porta alla nuova lista è lungo: fino al 2012 era l’Agcom a gestire gli aggiornamenti, poi la competenza è passata al ministero con il nuovo Tusma. Dopo una consultazione pubblica avviata nel 2023, il dicastero ha definito un elenco iniziale più ampio – che includeva anche i tornei 500 – poi ridotto nella versione finale condivisa con Bruxelles.
Nel dettaglio, gli eventi di tennis ora inclusi nella lista: Semifinali e finali di Coppa Davis e Billie Jean King Cup con l’Italia in campo (confermati) Semifinali e finali degli Internazionali d’Italia con atleti italiani (confermati) Novità: semifinale e finale della United Cup con l’Italia Novità: semifinali e finali degli Slam, di ATP/WTA Finals, ATP Masters 1000 e WTA 1000 con atleti italiani Alla scadenza dei contratti, chi detiene i diritti potrà scegliere se trasmettere gli eventi sui propri canali free (come Tv8 o Nove) oppure sublicenziarli ad altre emittenti. Fino ad allora, nessun obbligo.
Una svolta attesa, figlia dell’esplosione di popolarità del tennis italiano: ora resta da attendere che la burocrazia dei diritti faccia il suo corso.

