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domenica, 4 Maggio, 2025
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Terre, forme, canoni ribaltati: tre mostre in Fondazione Sandretto

Torino, 4 mag. (askanews) – La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino ospita tre mostre, che guardano al mondo da prospettive molteplici. La prima personale in Italia dell’artista libanese Marwa Arsanios, intitolata “The Land Shall Not Be Owned” ruota intorno a “Who is Afraid of Ideology?”, il progetto a lungo termine e la serie di film di Arsanios che indagano i processi di sfruttamento e riappropriazione della terra e le lotte locali per la sua rivendicazione in diverse geografie del Medio Oriente e del Sud America. La mostra segna la premire internazionale del quinto e pi recente capitolo, coprodotto dalla Fondazione Sandretto, che viene presentato insieme ai quattro precedenti.

Il capitolo pi recente, “Right of Passage” del 2025, prende avvio dal diritto di passaggio degli animali attraverso la propriet privata, stabilito per legge, e approfondisce la storia del movimento e del lavoro animale a partire da un momento pre-capitalista nel Monte Libano. Il racconto per si muove su pi livelli, che comprendono anche quello dell’immaginazione e del sogno. In questo modo la ricerca di Arsanios acquista una forza politica e artistica ancora pi evidente.

La seconda mostra Bird Dream Machine, anche questa una prima personale in Italia, di Teresa Solar Abboud. Secondo una ricerca sviluppata attraverso concetti multipli, la pratica dell’artista spagnola, che ha partecipato anche alla Biennale di Cecilia Alemani, si evoluta partendo dalla sperimentazione video per poi esplorare forme e materiali attraverso la scultura, dando vita a installazioni di grandi dimensioni che immergono lo spettatore nel processo narrativo dell’artista. La mostra rappresenta l’ultimo capitolo di un progetto suddiviso in tre episodi di cui quello torinese identifica il momento della “compressione”.

La terza esposizione dedicata a Jem Perucchini, nato in Etiopia ma ora milanese, che si muove tra pittura e ceramica e attinge a un immaginario storico artistico proveniente da diverse fonti, dai motivi relativi alla pittura tardo-gotica italiana, agli affreschi etiopi, e all’iconografia dell’arte rinascimentale. In questo modo la mostra “Evenfall” offre una panoramica su una pratica artistica che propone una nuova interpretazione del canone occidentale classico.