Roma, 28 dic. (askanews) – Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi è soddisfatto. L’arresto di nove persone, tra cui Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione palestinesi in Italia, accusate di finanziare i terroristi di Hamas, è un successo indiscutibile.
“È un risultato molto importante – dice in una intervista a Il Giornale -. Sicuramente l’attenzione è alta e questa operazione potrebbe svelare scenari interessanti. Non solo. Dimostra anche che il nostro apparato investigativo e di intelligence è solido, competente e di grande professionalità. Sono stati seguiti i flussi di denaro, ed è stata una scelta pagante. Il terrorismo si combatte anche così, togliendo risorse e capacità operative”.Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi è soddisfatto. L’arresto di nove persone, tra cui Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione palestinesi in Italia, accusate di finanziare i terroristi di Hamas, è un successo indiscutibile.
“È un risultato molto importante – dice in una intervista a Il Giornale -. Sicuramente l’attenzione è alta e questa operazione potrebbe svelare scenari interessanti. Non solo. Dimostra anche che il nostro apparato investigativo e di intelligence è solido, competente e di grande professionalità. Sono stati seguiti i flussi di denaro, ed è stata una scelta pagante. Il terrorismo si combatte anche così, togliendo risorse e capacità operative”. L’indagine, spiega il ministro Piantedosi, è partita dal “monitoraggio dei flussi finanziari. Donazioni apparentemente lecite che mostravano anomalie. Da lì si è ricostruita una rete articolata, anche grazie a scambi informativi con le autorità di paesi dell’Unione europea, tra cui i Paesi Bassi”.

