32 C
Roma
giovedì, 28 Agosto, 2025
HomeAskanewsTra bonifici e carte, la dimensione delle frodi secondo Bankitalia

Tra bonifici e carte, la dimensione delle frodi secondo Bankitalia

Milano, 26 ago. (askanews) – Nella seconda metà del 2024 sono stati frodati agli italiani quasi 110 milioni di euro. E’ quanto emerge dalla lettura del rapporto semestrale di Bankitalia sulle frodi, sommando le operazioni estorte tramite bonifico bancario, carte e moneta elettronica.

Lo strumento con l’ammontare più elevato di operazioni fraudolente è il bonifico. Nel secondo semestre del 2024 il valore dei bonifici fraudolenti (esclusi quelli eseguiti allo sportello) disposti dalla clientela ammonta a circa 65,5 milioni di euro (+61% su base annua), mentre il valore delle operazioni fraudolente con carte di pagamento (debito e credito) e quello con moneta elettronica emesse da prestatori di servizi di pagamento italiani si collocano, rispettivamente, a 34 milioni (- 20%) e 9 milioni (-36%).

In termini di frequenza, invece, il maggior numero di operazioni fraudolente riguarda le carte di pagamento, lo strumento più utilizzato (oltre il 70% del totale delle operazioni) seguite dalla moneta elettronica.

Banca d’Italia mette in ogni caso in evidenza che il tasso di frode, cioè l’incidenza del valore delle transazioni fraudolente sul valore totale delle operazioni di pagamento, è dello 0,002% per i bonifici nel loro complesso, dello 0,017% per le operazioni con carte e dello 0,021% per quelle con moneta elettronica. Tra i bonifici, quelli istantanei continuano a mostrare tassi di frode superiori (0,057%) rispetto ai bonifici ordinari (0,0015%).

Secondo il rapporto pubblicato da Banca d’Italia, la frode ‘da manipolazione del pagatore’ è diffusa soprattutto nei bonifici, ma è in crescita anche nelle operazioni con carta. “È molto insidiosa perché sfrutta informazioni sul cliente raccolte con tecniche di ingegneria sociale e lo induce a disporre volontariamente un pagamento verso un beneficiario fraudolento”, viene evidenziato. Inoltre, questo tipo di frode non consente l’attivazione automatica dei meccanismi di rimborso previsti dalla normativa, rendendo più difficile per l’utente il recupero delle somme.

Nel secondo semestre del 2024 la quota di perdite da frode a carico dell’utente è del 71% per i bonifici e del 68% per i prelievi da ATM. Per le carte di pagamento e la moneta elettronica, invece, risulta più elevato l’onere a carico del prestatore di servizi di pagamento e di altri intermediari finanziari.

Un argine alle frodi scatterà dal 9 ottobre: diventerà obbligatorio per i prestatori di servizi di pagamento effettuare la verifica in tempo reale sull’IBAN e sui dati del beneficiario del bonifico (istantaneo e tradizionale), che dovranno segnalare eventuali discrepanze prima dell’autorizzazione del pagamento.