Milano, 29 mar. (askanews) – Trent’anni di carriera di un’artista attraverso una decina di video-installazioni e quasi duecento opere fotografiche: il PAC di Milano ha inaugurato “Body of Evidence”, una grande mostra personale di Shirin Neshat, figura centrale nella scena contemporanea e creatrice di immagini entrate nell’immaginario collettivo.
“Quando guardo questa mostra – ha spiegato Neshat presentando l’esposizione – come se stessi guardando la mia vita: il viaggio di un’iraniana che ha vissuto fuori dalla sua patria”.
Questioni di potere, religione, razza e relazioni tra passato e presente, Oriente e Occidente, individuo e collettivit: la lente attraverso cui Shirin Neshat interpreta la storia e la contemporaneit non solo del suo Paese d’origine, ma del mondo intero, lo sguardo delle donne. Che nei suoi lavori assume una forza e una chiarezza estreme, e diventa sia arte sia qualcosa che va oltre, che penetra pi a fondo nella societ e nelle coscienze. E i lavori cambiano anche la prospettiva del pubblico.
“Nelle mie fotografie – ha detto l’artista ad askanews – ho sempre voluto che lo spettatore non solo guardasse, ma anche si sentisse guardato perch, come pubblico siamo abituati a guardare all’arte, ma gli spettatori devono essere parte dell’opera in n certo senso. Mi piace l’idea che le persone vadano nella Land of Dreams e siano circondati da occhi, proprio perch c’ una relazione che rende lo spettatore un partecipante all’opera”.
Da qualche parte c’ perfino qualcuno che spia i nostri sogni, il senso di minaccia incombente ci accompagna. Ma la mostra e la persona di Shirin Neshat ci ricordano che nessun destino, per quanto possa apparire manifesto, immutabile e nessun luogo , in fondo, cos lontano.