Il risultato della particolare scoperta, pubblicato anche sulla rivista scientifica “The Astronomical Journal”, è stato possibile, come detto, grazie al lavoro del telescopio spaziale Kepler che negli ultimi quattro anni ha cercato pianeti, in particolare quelli che giacciono nelle cosiddette “zone abitabili” delle loro stelle, dove potrebbe esistere acqua liquida sulla loro superficie.

Tra i 17 pianeti scovati, il più interessante è quello chiamato KIC-7340288 b, un pianeta roccioso il cui diametro è circa 1,5 volte quello della Terra.

Il pianeta ha un anno lungo 142 giorni e mezzo e orbita attorno alla sua stella a una distanza poco più grande dell’orbita di Mercurio rispetto al nostro Sistema Solare. Inoltre, questo pianeta non ha temperature alte come Mercurio perché riceve dalla sua stella circa un terzo della luce che la Terra riceve dal Sole e di conseguenza si trova in una zona dalle temperature piuttosto miti.

Per quanto riguarda, invece, gli altri 16 nuovi pianeti scoperti, il più piccolo ha solo due terzi delle dimensioni della Terra ed è uno dei pianeti più piccoli che il telescopio della Nasa abbia mai individuato. I restanti variano, in quanto a dimensioni, fino a otto volte le dimensioni del nostro pianeta.