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mercoledì, 12 Novembre, 2025
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Trump chiede di concedere la grazia a Netanyahu (a processo per corruzione). Herzog: serve richiesta formale

Roma, 12 nov. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump ha inviato una lettera all’omologo israeliano Isaac Herzog in cui ha chiesto formalmente di concedere la grazia al premier Benjamin Netanyahu, sotto processo per corruzione. Lo riportano i media israeliani.

Nella missiva Trump sottolinea di nutrire “rispetto assoluto per l’indipendenza del sistema giudiziario israeliano”, bollando però come “procedimento politico ingiustificato” la causa in corso contro il premier.

“Isaac – scrive Trump a Herzog – abbiamo instaurato un ottimo rapporto, di cui sono molto grato e onorato, e abbiamo concordato, fin dal mio insediamento a gennaio, che l’attenzione doveva essere concentrata sulla liberazione degli ostaggi e sulla conclusione dell’accordo di pace. Ora che abbiamo ottenuto questi successi senza precedenti e stiamo tenendo sotto controllo Hamas, è tempo di lasciare che Bibi unisca Israele, concedendogli la grazia e mettendo fine a questa guerra legale una volta per tutte”.

Commentando la lettera del presidente Trump, il presidente israeliano Isaac Herzog ha fatto sapere che “chiunque chieda la grazia presidenziale deve presentare una richiesta formale secondo le procedure stabilite”.

“Il presidente nutre grande rispetto per il presidente Trump e ha espresso più volte il suo apprezzamento per il suo incrollabile sostegno a Israele e per il suo enorme contributo al ritorno degli ostaggi, alla ridefinizione del Medio Oriente e di Gaza e alla tutela della sicurezza di Israele – si legge nella nota diffusa dalla Residenza presidenziale – senza sminuire quanto sopra, come il presidente ha chiarito in più occasioni, chiunque chieda la grazia deve presentare una richiesta formale secondo le procedure stabilite”.

Stando a quanto precisato dal Times of Israel, il presidente israeliano ha il potere di concedere la grazia a quanti sono stati condannati in tribunale e, in rarissimi casi, anche prima della conclusione del procedimento giudiziario, se ritenuto nell’interesse pubblico. In questo caso è la persona che chiede la grazia, o un familiare stretto, a dover presentare la richiesta. Netanyahu e i suoi familiari non lo hanno ancora fatto. Tuttavia, il mese scorso l’emittente Channel 13 aveva appreso da fonti dell’ufficio del premier di trattative in corso per la presentazione della richiesta da parte della moglie di Netanyahu, Sara.

Mentre su X il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, commentando la lettera inviata da Trump ha scritto: “La legge israeliana stabilisce che la prima condizione per ricevere la grazia è l’ammissione di colpa e un’espressione di rimorso”.