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mercoledì, Febbraio 12, 2025
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Trump contro la commissione sul 6 gennaio. Sanders: “Autoritarismo e dittatura”.

La commissione sul 6 gennaio è stata istituita per fare luce sulle responsabilità dell’assalto al Congresso, culminato nel tentativo di bloccare la certificazione della vittoria elettorale di Joe Biden nel 2020.

Il senatore indipendente del Vermont, Bernie Sanders, ha lanciato dure critiche contro il presidente eletto Donald Trump, definendo “scandalose” le sue dichiarazioni sulle possibili azioni contro i membri della commissione della Camera che ha indagato sull’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. In un’intervista rilasciata domenica al programma Meet the Press della NBC News, Sanders ha messo in guardia contro le implicazioni autoritarie delle parole di Trump, suggerendo che il presidente Joe Biden potrebbe considerare l’idea di una grazia preventiva per i componenti della commissione.

Trump, durante la campagna elettorale, ha minacciato di perseguire legalmente e incarcerare i membri della commissione, composta da sette democratici e due repubblicani, Liz Cheney e Adam Kinzinger, per il loro ruolo nelle indagini sull’assalto del 6 gennaio. Queste dichiarazioni hanno suscitato reazioni di forte preoccupazione in diversi ambienti politici e istituzionali, con Sanders tra i più critici.

“Questa è una dichiarazione scandalosa”, ha detto il senatore. “Ecco di cosa si tratta quando parliamo di autoritarismo. Ecco di cosa si tratta quando parliamo di dittatura”. Con queste parole, Sanders ha voluto sottolineare la gravità delle intenzioni espresse da Trump, mettendo in luce i rischi che un approccio simile rappresenterebbe per lo stato di diritto e per le istituzioni democratiche degli Stati Uniti.

Alla domanda del conduttore sul fatto che il presidente Biden debba considerare la possibilità di una grazia preventiva per i membri della commissione, Sanders ha risposto con prudenza, pur riconoscendo la delicatezza della questione: “Penso che potrebbe voler considerare questa possibilità molto seriamente”.

La grazia preventiva, una mossa senza precedenti nella storia americana, rappresenterebbe una protezione legale preventiva per i componenti della commissione contro eventuali procedimenti penali. Tuttavia, un’azione di questo tipo solleverebbe inevitabilmente dibattiti sul bilanciamento tra l’autonomia del potere giudiziario e la necessità di preservare il funzionamento delle istituzioni democratiche di fronte a possibili derive autoritarie.

La commissione della Camera sul 6 gennaio è stata istituita per fare luce sulle responsabilità e le dinamiche dell’assalto al Congresso, culminato nel tentativo di bloccare la certificazione della vittoria elettorale di Joe Biden nel 2020. Il lavoro del comitato, conclusosi alla fine del 2022, ha portato alla raccomandazione di incriminare Trump per quattro reati federali, tra cui istigazione all’insurrezione.

Le tensioni legate a queste vicende riflettono le profonde divisioni politiche e istituzionali che continuano a caratterizzare il panorama americano, con Sanders che emerge come una delle voci più ferme nel denunciare i rischi per la democrazia. “Dobbiamo essere chiari: questa non è una questione di destra o sinistra, ma di difesa dei principi fondamentali del nostro sistema democratico”, ha concluso il senatore.

Con le prossime elezioni presidenziali all’orizzonte, il dibattito sulle parole e le intenzioni di Trump si intensifica, lasciando trasparire la posta in gioco: non solo la leadership del paese, ma il futuro delle sue istituzioni democratiche.