Milano, 16 ago. (askanews) – “Non c’è accordo finché non c’è un accordo”. Così il presidente Usa Donald Trump con il collega russo Vladimir Putin alla fine della conferenza stampa congiunta dove in realtà non ci sono state neppure domande dei giornalisti ma solo dichiarazioni ufficiali dei due leader.
Dopo meno di tre ore di colloqui tra Putin e Trump, rimangono molti punti interrogativi. La guerra in Ucraina avrebbe dovuto essere il tema principale del vertice in Alaska, ma nessuno dei due ha detto nulla di concreto al riguardo nella conferenza stampa congiunta che è stata anche estremamente breve, durata solo dodici minuti.
Trump e Putin in sostanza hanno concluso la conferenza stampa congiunta senza rispondere alle domande né condividere i dettagli dei colloqui sull’Ucraina. E nemmeno un possibile cessate il fuoco è stato menzionato durante l’apparizione ad Anchorage.
Putin ha parlato di intese che potrebbero rappresentare il punto di partenza per una soluzione al conflitto. Trump ha parlato della necessità che la guerra finisca. Putin lo desidera tanto quanto lui, ha detto.
Trump ha affermato che non c’è ancora un accordo sull’Ucraina, ma che sono stati fatti progressi. Ha aggiunto che avrebbe contattato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e gli alleati della NATO dopo la conferenza stampa. Trump ha affermato che ci sono “solo pochissimi” problemi da risolvere, senza però fornire alcuna idea di quali potrebbero essere. “Alcuni non sono così significativi”, ha detto Trump. “Uno è probabilmente il più significativo, ma abbiamo ottime possibilità di arrivarci. Non ci siamo arrivati, ma abbiamo ottime possibilità di arrivarci”, ha affermato dopo i colloqui con il presidente russo al quale aveva lasciato la prima parola. “Abbiamo compiuto grossi progressi oggi. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con il presidente Putin: abbiamo avuto molti incontri, duri, buoni incontri”, ha aggiunto.
Putin – che dopo i colloqui si è recato al cimitero nazionale di Fort Richardson, fuori Anchorage, per deporre fiori sulle tombe dei piloti sovietici – ha ringraziato Trump per il tono “amichevole” della conversazione tenuta e ha affermato che Russia e Stati Uniti dovrebbero “voltare pagina e tornare alla cooperazione”. Poi con tono di sfida ha aggiunto: “Ci aspettiamo che Kiev e le capitali europee percepiscano tutto questo in modo costruttivo e non creino ostacoli. Non tenteranno di ostacolare i progressi emergenti con provocazioni o intrighi dietro le quinte”, ha dichiarato Putin che, dopo il tappeto rosso al suo arrivo, ha avuto la parola per primo.
I colloqui, ha detto Putin, sono stati costruttivi e significativi. “Mi aspetto che gli accordi di oggi diventino un punto di riferimento non solo per risolvere il problema ucraino, ma segnino anche l’inizio del ripristino di relazioni pragmatiche e concrete tra Russia e Stati Uniti”, ha detto.