29.3 C
Roma
venerdì, 19 Settembre, 2025
HomeAskanewsTrump rivuole la base di Bagram, Afghanistan: sì a rapporti con Usa,...

Trump rivuole la base di Bagram, Afghanistan: sì a rapporti con Usa, ma nessuna presenza militare

Roma, 19 set. (askanews) – Dopo le dichiarazioni del presidente americano Donald Trump sulla base di Bagram, il secondo Direttore politico del ministero degli Esteri afgano, Zakir Jalali, ha scritto su X che “Afghanistan e Stati Uniti devono interagire e possono stabilire relazioni economiche e politiche basate sul rispetto reciproco e su interessi condivisi, senza che gli Stati Uniti mantengano alcuna presenza militare in nessuna parte dell’Afghanistan”.

Ieri Trump ha annunciato pubblicamente che Washington “sta cercando di riprendere” la base di Bagram, che “si trova a un’ora di distanza da dove la Cina produce le sue armi nucleari”.

“Gli afgani non hanno mai accettato una presenza militare nel corso della storia”, ha rimarcato Jalali nel suo post, ricordando che “questa possibilità è stata completamente respinta durante i colloqui e l’accordo di Doha” siglato da Trump con i talebani durante il suo primo mandato. “Ma le porte sono aperte ad altre interazioni”, ha concluso l’esponente del governo talebano.

Da mesi il presidente americano Donald Trump sta facendo pressioni sui funzionari della sicurezza nazionale perchè trovino un modo per riprendere il controllo della base aerea di Bagram, in Afghanistan. Lo hanno detto alla Cnn tre fonti a conoscenza della questione dopo che ieri Trump ha annunciato pubblicamente che Washington “sta cercando di riprendere” la base che “si trova a un’ora di distanza da dove la Cina produce le sue armi nucleari”.

Secondo le fonti, le discussioni sulla base di Bagram, abbandonata dalle truppe Usa nel luglio 2021, sono in corso almeno da marzo. Trump e i funzionari della sicurezza nazionale ritengono che la base serva a sorvegliare la Cina, che dista meno di 800 chilometri, a ottenere l’accesso alle terre rare e alle miniere in Afghanistan, a creare un punto antiterrorismo per colpire l’Isis, ma anche per riaprire una sede diplomatica. Tutti obiettivi che, però, richiederebbero la presenza militare statunitense, ha sottolineato una fonte, mentre l’accordo che Trump siglò con i talebani nel 2020 prevedeva il ritiro completo delle truppe dal Paese.

Ieri, nella conferenza stampa tenuta a Londra, Trump aveva lasciato intendere che Washington potrebbe avere leve da usare con i talebani: “Stiamo cercando di riprendercela perché hanno bisogno di qualcosa da noi. Vogliamo indietro quella base”.