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mercoledì, 24 Dicembre, 2025
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Ucraina, la Russia vuole modifiche sostanziali all’ultimo piano di pace Usa

Roma, 24 dic. (askanews) – La Russia desidera ottenere modifiche sostanziali all’ultimo piano di pace proposto dagli Stati Uniti per mettere fine alla guerra in Ucraina, in particolare un rafforzamento delle restrizioni sulle capacità militari ucraine. Lo ha riferito l’agenzia Bloomberg, citando una fonte vicina al Cremlino. Mosca considera il piano in 20 punti elaborato da Washington e Kiev come una base di discussione, ma ritiene che non soddisfi diverse richieste russe.

Vladimir Putin non si è ancora espresso pubblicamente su queste proposte, frutto di diverse settimane di negoziati che hanno coinvolto funzionari statunitensi, ucraini e russi. Il Cremlino ha tuttavia indicato che i contatti con Washington proseguiranno prossimamente.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riconosciuto che permangono contrasti con gli Stati Uniti sulle questioni territoriali e sulla gestione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalla Russia. Ha però affermato che i colloqui sono “nettamente progrediti” verso la finalizzazione dei documenti. La Russia non ha ufficialmente approvato il piano in 20 punti, ma eviterebbe un rifiuto frontale per non irritare Donald Trump, che questa settimana ha giudicato che le discussioni stiano procedendo “correttamente”, pur riconoscendo che un accordo prima di Natale appare fuori portata.

Tra le richieste russe figurano garanzie contro una futura estensione della Nato verso est, lo status di neutralità dell’Ucraina, limiti alle dimensioni e all’armamento delle sue forze nel dopoguerra, nonché chiarimenti sulla revoca delle sanzioni occidentali e sui beni russi congelati. Mosca chiede inoltre concessioni territoriali nell’est della regione di Donetsk, una richiesta respinta da Kiev, che teme una nuova offensiva russa.

Secondo Zelensky, la Russia avrebbe evocato un possibile ritiro da alcune regioni ucraine, chiedendo in cambio un ritiro ucraino da aree ancora controllate a Donetsk, che gli Stati Uniti starebbero valutando di trasformare in una zona demilitarizzata. Il presidente ucraino ha inoltre promesso di organizzare un’elezione presidenziale “il prima possibile” dopo un eventuale cessate-il-fuoco, che entrerebbe in vigore con la firma di un accordo di pace e sarebbe supervisionato da mediatori internazionali.