Roma, 11 feb. (askanews) – Se il presidente degli Stati uniti Donald Trump ritirasse il sostegno degli Stati uniti all’Ucraina, per procedere unilateralmente in un accordo col presidente russo Vladimir Putin, l’Europa da sola non sarebbe in grado di colmare il vuoto. Lo ha chiarito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al Guardian.
“Ci sono voci che sostengono che l’Europa possa offrire garanzie di sicurezza senza gli americani, e io rispondo sempre di no”, ha dichiarato Zelensky durante un’intervista di un’ora rilasciata al Guardian presso l’amministrazione presidenziale di Kiev. “Le garanzie di sicurezza senza l’America – ha aggiunto – non sono vere garanzie di sicurezza”.
Zelensky ha dichiarato di essere pronto a negoziare, ma che vuole che l’Ucraina lo faccia da una “posizione di forza”, precisando che offrirebbe alle aziende americane contratti redditizi per la ricostruzione e concessioni in materia di investimenti nel tentativo di mettere Trump dalla sua parte.
“Coloro che ci aiuteranno a salvare l’Ucraina avranno la possibilità di ristrutturarla, facendo affari insieme alle imprese ucraine. Siamo pronti a parlare di tutti questi dettagli”, ha affermato Zelensky.
Il presidente ucraino si recherà alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco entro la fine di questa settimana, dove si aspetta di incontrare il vicepresidente degli Stati uniti JD Vance, uno dei membri più ostili nei confronti dell’Ucraina all’interno del circolo ristretto di Trump.
Zelensky ha inoltre annunciato l’intenzione di incontrare altri membri del team di Trump nonché senatori influenti a Monaco, ma ha precisato che “non è ancora stata fissata una data” per un incontro con lo Trump, sebbene il suo staff stia lavorando per organizzarne uno. “Speriamo che le nostre squadre definiscano una data e un piano di incontri negli Stati Uniti; non appena sarà concordato, noi saremo pronti, io sono pronto”, ha dichiarato Zelensky.
Il presidente ucraino ha ribadito la sua offerta agli Usa rispetto alle risorse minerarie ucraine. “L’Ucraina possiede le più grandi riserve di uranio e titanio in Europa”, ha affermato Zelensky, sottolineando che “non è nell’interesse degli Stati Uniti” che tali riserve cadano nelle mani della Russia, con il rischio di essere eventualmente condivise con Corea del Nord, Cina o Iran. “Non parliamo solo di sicurezza, ma anche di denaro. Risorse naturali preziose per le quali possiamo offrire ai nostri partner opportunità di investimento che prima non esistevano. Per noi questo creerà posti di lavoro, per le aziende americane genererà profitti”, ha detto ancora il presidente ucraino.
Zelensky non ritiene che un dispiegamento di soldati Onu possa essere utile, almeno senza Washington. “Sarò sincero, non credo che le truppe delle Nazioni unite o qualcosa di simile abbiano mai veramente aiutato qualcuno nella storia. Oggi non possiamo davvero sostenere quest’idea. Siamo favorevoli a un contingente se fa parte di una garanzia di sicurezza, e ribadisco ancora una volta che senza l’America ciò è impossibile”, ha detto ancora.
Se Trump riuscirà a portare Ucraina e Russia al tavolo dei negoziati, Zelensky ha detto che intende offrire alla Russia uno scambio diretto di territori, cedendo delle terre che Kiev occupa nella regione di Kursk, in Russia, da quando sei mesi fa è stata lanciata una sorpresa offensiva in quella zona. “Scambieremo un territorio con un altro”, ha dichiarato, aggiungendo però di non sapere quale parte del territorio occupato dai russi l’Ucraina richiederà in cambio: “Non lo so, vedremo. Ma tutti i nostri territori sono importanti, non ce n’è uno prioritario”.