Bruxelles, 12 nov. (askanews) – Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, riferirà ai colleghi europei, durante e l’Ecofin di domani, l’assoluta contrarietà dell’Italia alla revisione della direttiva Ue sulla tassazione dell’energia, e del gas in particolare, annunciando l’intenzione di porre il veto, se necessario (la direttiva deve essere approvata all’unanimità degli Stati membri). Lo hanno confermato fonti del Mef oggi a Bruxelles, a margine della riunione dell’Eurogruppo.
La Commissione europea aveva presentato la proposta di revisione della Direttiva (chiamata Etd, dall’inglese Energy Taxation Directive) nel luglio 2021, nell’ambito del pacchetto legislativo “Fit for 55” (“Pronti per il 2055”), nel quadro del Green Deal. La proposta era stata concepita per aggiornare la direttiva alle tecnologie pulite, eliminare una serie di esenzioni fiscali considerate obsolete e garantire che le accise sull’energia degli Stati membri promuovano alternative a zero, o almeno più basse, emissioni di carbonio, aumentando le soglia minime imposte sulle fonti fossili.
“Ci sono state delle concessioni” sul testo della direttiva (in particolare riguardo al rinvio dell’entrata in vigore), ma “l’Italia è particolarmente contraria, ed è pronta a mettere il veto” contro la sua approvazione, hanno riferito le fonti.
“E’ una direttiva – hanno aggiunto – che è stata proposta in un’altra era geologica, nel 2021, prima dell’invasione dell’Ucraina. L’Italia, come la Germania, non ha gas, ed è già tra i paesi che lo paga ai costi più alti. Una tassa in più ne farebbe aumentare ancora il prezzo. E anche se si rimandasse al 2050” l’applicazione della nuova direttiva, “alla fine comunque l’aumento arriverebbe”, hanno concluso le fonti.

