Roma, 25 nov. (askanews) – La procedura europea per deficit eccessivo sull’Italia, così come su altri 8 Paesi della Ue, risulta “in sospeso”. Lo riferisce la Commissione europea con il “pacchetto di autunno” nell’ambito del semestre europeo, spiegando che “in termini pratici, questo significa che a questo stadio non vengono assunti ulteriori passi formali, ma che fin quando il deficit non viene ricondotto stabilmente sotto il 3% del Pil la procedura resta aperta e – recita un comunicato – gli Stati restano vincolati alle raccomandazioni del Consiglio Ue”.
Infine, Bruxelles ribadisce che tornerà a valutare la situazione con il pacchetto di primavera, quando saranno disponibili i dati certificati sul 2025. Assieme all’Italia questa situazione riguarda Austria, Belgio, Francia, Ungheria, Malta, Polonia, Romania, e Slovacchia.
L’Italia conta di riportare il deficit-Pil sotto il 3% quest’anno e in questo modo di uscire dalla procedura Ue per deficit eccessivo già nel 2026.

