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Ue, Mattarella rivendica valori Europa:"non ammettono compromessi morali"

Coimbra, 13 mag. (askanews) – Nella storica università di Coimbra dove nei secoli si sono alimentate la cultura e la civiltà europee il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivendica i valori europei che ancora oggi accomunano i paesi dell’Unione e che, scandisce, “non ammettono compromessi morali”.

In un mondo sempre più in conflitto dove perfino le alleanze storiche vengono messe in discussione il capo dello Stato sottolinea l’importanza dei luoghi di formazione come questa università che abituano alla “conoscenza e al confronto. Sono convinto – dice – che ne discendano dialogo costruttivo, senso del bene comune, etica deontologica, così come disposizione a innovare e a contribuire all’accumulazione di capitale sociale produttivo – sostiene Mattarella -. Sono questi dei presupposti indispensabili alla crescita economica in Stati di diritto avanzati, come lo sono i nostri. Sono anche, a mio avviso, manifestazioni di quei valori fondamentali da noi condivisi e che hanno forgiato l’identità europea e non ammettono compromessi morali”.

Mattarella è a Coimbra in Portogallo per partecipare all’annuale summit Cotec, l’associazione che unisce Italia, Spagna e Portogallo, e insieme al re di Spagna Felipe VI ha ricevuto oggi il dottorato honoris causa in economia, un evento che a suo avviso richiama “la vicinanza tra i nostri Paesi e i nostri popoli, idealmente riuniti in questo luogo votato agli scambi di cultura e conoscenza”. Negli ultimi decenni solo un piccolo numero di capi di Stato è stato insignito del titolo di Dottore honoris causa dall’universita di Coimbra: il brasiliano Josè Sarney nel 1986, Juan Carlos I nel 1989, e più di recente nel 2001 l’argentino Fernando de la Rua e il greco Prokopis Pavlopoulos nel 2017. L’ultimo italiano a ricevere l’onorificenza è stato Angelo Fiori professore emerito di medicina legale dell’università cattolica del Sacro Cuore di Roma, nel 2009.

Il legame tra Italia, Spagna e Portogallo spiega Mattarella deriva dalla vicinanza geografica, dalla cultura di origine latina ma anche dalla “consapevolezza dell’importanza anche economica di ecosistemi protetti, inclusi quelli marini, e della necessità di salvaguardare tutte le risorse della natura a vantaggio delle generazioni presenti e future, promovendone un uso sostenibile, grazie anche alle nuove tecnologie”.

La storia è un altro fattore che accomuna Italia e Portogallo: “Abbiamo affrontato battaglie simili affinché prevalessero nelle nostre società gli ideali di democrazia, libertà, rispetto dei diritti dei cittadini e pluralismo politico, ripudiando regimi autoritari e oscurantisti – ricorda il capo dello Stato -. Ho sempre trovato particolarmente evocativo che le rispettive ricorrenze del 25 aprile accomunino il popolo portoghese e quello italiano, celebrandone il percorso democratico sostenuto dal coraggio delle rispettive genti”.

Oggi nell’ambito dell’Unione europea “questa prestigiosa Università” sta formando futuri leader e Mattarella sceglie di citare, forse non a caso, la nuova Mediatrice europea, Teresa Anjinho, “Alumna” della Facoltà di Giurisprudenza presso questo Ateneo, e formatasi anche in Italia, prima all’Università di Roma e poi a Padova. Le spetta un compito fondamentale – avverte -: rafforzare la fiducia tra l’Unione e i suoi cittadini, sostenendo i più elevati standard di integrità nelle istituzioni comunitarie”.

Al summit Cotec dedicato alla sfida della competitività Ue a cui a Coimbra interviene Mattarella è atteso l’intervento anche di Mario Draghi. L’ex premier è arrivato a Coimbra insieme al capo dello Stato e ha preso parte alla cerimonia all’università.