Un naso elettronico per fiutare le tracce di cellule tumorali

Il dispositivo si chiama ‘ScentA1’ ed è il frutto di una collaborazione con il dipartimento di Fisica dell’ateneo estense.

La maggior parte dei casi di cancro del colon-retto ha origine da alcune lesioni che si possono formare nel nostro intestino, comunemente chiamati polipi. Almeno inizialmente i polipi non sono costituiti da cellule tumorali maligne. Sono, quindi, tumori benigni che, dopo molti anni, potrebbero trasformarsi in tumori maligni.

Il nuovo dispositivo si chiama ‘ScentA1’ ed è il frutto di uno studio del dipartimento di Fisica dell’ateneo estense.

Se individuato per tempo il tumore del colon-retto, per il 90% dei casi è prevista la guarigione. Ecco appunto l’importanza dello screening, perché porta a ridurre la mortalità.

La caratteristica di ScentA1 sarà quindi di permettere ai medici la diagnosi del tumore attraverso l’analisi dei campioni di feci dei pazienti, senza rendere necessaria la colonscopia.