Ho letto il commento di Giorgio Merlo al dialogo Follini-D’Ubaldo a proposito della Dc. Così ho pensato di richiamare l’attenzione dei lettori del Domani d’Italia sull’esistenza di un soggetto politico denominato SOLIDARIETÀ – Libertà Giustizia e Pace, per il quale proprio ieri, come prevede la legge, ho inviato il rendiconto 2019 alla Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici. Ormai è da cinque anni che il partito denominato SOLIDARIETÀ è iscritto nel registro nazionale dei partiti politici. La sua storia è descritta nel suo sito internet www.solidarieta-italia.eu.

Qui voglio ricordare che è stato fondato quando gli ex-dc guardavano verso destra o verso sinistra, pensando che ormai era tracciato il cammino verso il bipartitismo, che avrebbe di fatto resa ininfluente, come lo è ancora, la presenza dei cristiani in politica. Noi di SOLIDARIETÀ ci siamo sempre opposti a una simile prospettiva, incontrando però troppe orecchie da mercante. Abbiamo pensato insieme ad un soggetto politico che fosse insieme digitale e radicato nel territorio. Il nostro statuto prevede che il partito sia organizzato in comitati di collegio (era ed è impossibile pensare a rappresentanze in ogni singolo comune), comitati provinciali e comitati regionali.

Così è stato costruito un sistema on line per il dibattito tra i soci a livello nazionale ma anche e soprattutto un sistema di votazione (palese o segreto) sia a livello nazionale sia a livello territoriale. E tutto nella massima trasparenza. Disponiamo pertanto di una piattaforma con la quale la presenza dei cristiani in politica potrebbe diventare di tutto rispetto. La quota di iscrizione annuale è di soli 15 euro. Siamo convinti che per fare politica non sia necessario il contributo di qualche milionario. SOLIDARIETÀ per dimensione potrebbe essere pari ad un oceano, perché come diceva santa Madre Teresa di Calcutta l’oceano è fatto da tante piccole gocce.