Un unione più ambiziosa

Testo integrale del parere approvato dalla i commissione sul programma di lavoro della commissione europea per il 2020

La I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni),

esaminati, per gli aspetti di propria competenza, il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2020 – «Un’Unione più ambiziosa» (COM(2020)37 final) e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nell’anno 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3);

sottolineato innanzitutto come, rispetto al momento nel quale sono stati predisposti i documenti in esame, il quadro complessivo sia radicalmente e drammaticamente mutato a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, la quale sta avendo un enorme impatto, oltre che a livello mondiale, sui singoli Paesi dell’Unione europea e sull’Unione nel suo complesso, non solo sotto il profilo sanitario, ma anche sotto il profilo economico e sociale;
sottolineato come tale emergenza costituisca una sfida gigantesca sia per le istituzioni nazionali, sia per le istituzioni dell’Unione europea, rispetto alla quale occorre fornire risposte adeguate alla gravità dei problemi e alle legittime aspettative dei cittadini europei e al tempo stesso rispettose dello Stato di diritto con interventi adeguati, proporzionati e limitati nel tempo;

preso atto che le difficoltà affrontate dall’Unione europea nel rispondere alla pandemia sono aggravate dalla recente sentenza della Corte costituzionale tedesca che, in violazione dei trattati, pretenderebbe di arrogarsi il potere di sindacato su una precedente sentenza della Corte di Giustizia europea e, nel caso, di dichiarare illegale il programma di politica monetaria della Banca centrale europea noto come PSPP;
sottolineato come un miglioramento dell’architettura istituzionale dell’Unione che ne rafforzi la capacità d’azione sia la migliore risposta all’introversione nazionalistica messa in luce dalla predetta, recente sentenza della Corte costituzionale tedesca sui poteri della BCE, e l’unica garanzia per consentire all’Unione di esercitare i suoi poteri negli interessi di tutti i suoi stati membri;

evidenziato infatti come l’unica strada per consentire ai Paesi membri di superare tale crisi e per salvaguardare le prospettive dell’Unione europea come organismo politico, sia quella di rafforzare decisamente l’architettura istituzionale dell’edificio europeo, superando gli egoismi nazionali e ponendo in essere un pacchetto integrato di politiche europee in grado di superare l’emergenza sanitaria e, al contempo, di sostenere con forza il rilancio delle economie europee, nonché valorizzando sempre più il Parlamento eletto direttamente dai cittadini e il suo raccordo con la Commissione europea e prevedendo la costruzione di un bilancio autonomo della Zona euro, quale logica conseguenza del principio di solidarietà e di compartecipazione;

rilevato quindi, in linea generale, come l’esame congiunto di tali documenti consenta al Parlamento di essere partecipe della «fase ascendente» di definizione delle politiche e degli atti dell’Unione europea, dedicata alla valutazione e al confronto tra le priorità delle Istituzioni europee e quelle del Governo per l’anno in corso;

preso atto con favore degli intendimenti illustrati nel Programma di lavoro della Commissione europea per il 2020, per quanto riguarda le materie che investono direttamente le competenze della I Commissione;

preso atto, in particolare, che la Commissione europea intende elaborare insieme al Consiglio dell’UE un piano d’azione per i diritti umani e la democrazia (1o trimestre 2020), nonché presentare un piano d’azione sulla parità di genere e l’emancipazione femminile nelle relazioni esterne e che, conformemente a tali intendimenti, il complesso delle istituzioni europee dovrà necessariamente vigilare sul rispetto degli standard dello Stato di diritto;

considerato poi che la Commissione ha annunciato la presentazione di una nuova strategia dell’Unione in materia di sicurezza dell’UE, che conferma le priorità perseguite negli ultimi anni: lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, prevenzione e individuazione delle minacce ibride, cyber sicurezza (2o trimestre 2020);
preso atto con favore degli impegni assunti dalla Commissione europea in materia di semplificazione, riduzione degli oneri, digitalizzazione e verifica dell’adeguatezza della legislazione;
considerate le linee di azione tracciate al Governo nell’ambito della Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nell’anno 2020, in particolare nelle materie che investono direttamente le competenze della I Commissione;
rilevato, in particolare, al riguardo, l’intendimento del Governo di fornire nuovo slancio al dialogo con le Istituzioni europee e con gli altri Stati membri sul tema della gestione dei flussi migratori, con particolare riferimento a quelli che utilizzano le rotte via mare, ponendo in primo piano l’esigenza di evitare la perdita di vite umane in mare, ma anche l’esigenza che, a seguito dello sbarco sul territorio europeo, siano garantiti adeguati e rapidi meccanismi di ripartizione dei migranti tra tutti gli Stati membri;
osservato come il Governo si impegni nel corso del 2020 a rilanciare il dialogo nell’Unione europea per la costruzione di un sistema di gestione dei flussi migratori che concretizzi i principi di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità di cui all’articolo 80 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea;

sottolineato positivamente come l’Esecutivo intenda adoperarsi per raggiungere un accordo sulla riforma del Sistema comune europeo d’asilo, ed in particolare del cosiddetto regolamento Dublino, in grado di superare il principio di responsabilità dello Stato di primo ingresso sulle domande di protezione internazionale;

preso atto degli intendimenti preannunciati dal Governo in ordine alla collaborazione con i Paesi terzi di origine e transito dei flussi, al fine di favorire i rimpatri e prevenire le partenze e garantire un maggior controllo delle rotte della migrazione irregolare;
rilevato l’intendimento di sostenere l’esigenza di prevedere strategie europee analoghe ai canali umanitari già avviati dal nostro Paese per consentire l’ingresso legale ed in sicurezza di richiedenti protezione in situazione di particolare vulnerabilità;

preso atto altresì delle priorità indicate dall’Esecutivo in materia di sicurezza dei cittadini, con particolare riferimento al contrasto del terrorismo e dei fenomeni di radicalizzazione ed estremismo violento;

sottolineata positivamente l’intenzione del Governo di proseguire l’azione di sostegno alle iniziative volte a rendere più efficienti le pubbliche amministrazioni, riducendo gli oneri amministrativi e semplificando la regolamentazione e rilevato come tale strategia complessiva di semplificazione e riduzione degli oneri burocratici costituisca uno snodo essenziale ed irrinunciabile per consentire all’Italia e all’Unione europea nel suo complesso di superare la gravissima crisi legata all’emergenza epidemiologica da Covid-19;

preso infine atto della recente iniziativa franco-tedesca, tesa positivamente a rafforzare gli interventi europei nei Paesi più colpiti dalla pandemia e preso altresì atto della consapevolezza, espressa dalla Presidente della BCE, secondo cui tale pandemia non potrà essere solo una parentesi, per cui al termine della stessa anche le regole del Fiscal Compact non potranno essere puramente e semplicemente ripristinate,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) si sottolinea l’esigenza, urgente e imprescindibile, che il Governo ponga in essere ogni sforzo, in tutte le sedi europee, nonché in ogni interlocuzione bilaterale con gli altri Stati membri, per fare in modo che l’Unione europea definisca un insieme integrato di misure, sia sotto il profilo sanitario, sia sotto quello economico e sociale, in grado di dare risposte efficaci e tempestive alla gigantesca sfida posta dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, attraverso il rafforzamento dei legami di cooperazione e solidarietà posti a base dell’edificio europeo, dando in tal modo risposte adeguate alla gravità dei problemi e alle aspettative dei cittadini europei nei confronti dell’Unione stessa, vigilando puntualmente sul rispetto dello Stato di diritto in ogni Stato membro dell’Unione e, nel caso, promuovendo le iniziative necessarie contro ogni forma di violazione;

b) si sottolinea altresì l’esigenza di utilizzare proprio il periodo di crisi, tradizionalmente il più adatto a promuovere riforme, per migliorare gli standard democratici dell’Unione, attribuendo un maggior peso al Parlamento eletto dai cittadini, attraverso il rafforzamento dell’importanza del suo raccordo con la Commissione europea, nonché per costruire un bilancio della zona Euro; in tal senso si auspica la convocazione al più presto della Conferenza sul Futuro dell’Europa congiuntamente prevista da Commissione europea, Parlamento europeo e Consiglio europeo e si ritiene che tale iniziativa debba essere aperta alla riforma dei trattati europei, al fine di aumentare l’efficienza e la legittimità dell’Unione.