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UniCredit: utile 2024 batte le stime, non escluso rilancio su Bpm

Milano, 11 feb. (askanews) – UniCredit batte le stime del mercato e archivia il 2024 con un utile netto di 9,3 miliardi di euro, in aumento dell’8,1% rispetto all’anno precedente. Aumentate a 9 miliardi le distribuzioni totali ai soci sull’esercizio, dei quali 3,7 miliardi in dividendi. Avanti con le operazioni Banco Bpm, per la quale non è escluso un rilancio, e Commerzbank.

“Stiamo entrando nella fase successiva della nostra strategia”, ha detto il Ceo Andrea Orcel. “In questa fase accelereremo la nostra crescita, consolidando UniCredit come la banca per il futuro dell’Europa e come il punto di riferimento del settore bancario”, ma qualsiasi crescita inorganica, ha ribadito, “deve migliorare il nostro caso d’investimento stand-alone e rispettare i nostri rigorosi criteri finanziari e strategici”.

In merito all’Ops lanciata su Banco Bpm, su cui il mercato si aspetta un rilancio, Orcel ha dichiarato: “non l’ho mai escluso sin dal primo giorno: vediamo cosa succede nel primo trimestre, poi valuteremo se l’offerta è finale oppure no”. “Siamo stati chiari dal primo giorno – ha spiegato a Cnbc -, abbiamo fatto un’offerta a un prezzo che per noi è un premio del 15% sul prezzo undisturbed, perchè il deal con Anima non è completato. Dobbiamo vedere se viene completato e c’era l’impatto sul prezzo delle speculazioni M&A quando abbiamo fatto l’offerta. Dobbiamo vedere come Banco Bpm performa sulla normalizzazione dei tassi, sull’inflazione, sui costi”.

Su Commerzbank, invece, i tempi sono più lunghi, in vista anche delle elezioni in Germania e della formazione del nuovo Governo. “Difficile che ci si possa muovere prima di 3-4 trimestri da oggi”, ha spiegato Orcel. “Ci vorrà del tempo e questo tempo ci darà anche l’opportunità di vedere quale sarà il nuovo piano di Commerzbank e, ancora più importante, come sarà l’esecuzione. Domani ci aspettiamo ovviamente un piano ottimista ma la domanda è: affronta le inefficienze? Sono in grado loro di eseguire trimestre dopo trimestre il piano? Sarà questo quello su cui ci focalizzeremo”.

Guardando ad altri dossier in casa nostra, il Ceo di UniCredit ha ribadito che l’investimento in Generali è di carattere finanziario e che non c’è alcuna ambizione di acquisire il Leone. “Ci sono teorie complottiste, a volte la realtà invece è molto più semplice”, ha detto sempre a Cnbc. Quanto alle indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, secondo cui Delfin avrebbe iniziato ad esplorare la possibilità di vendere la sua quota in UniCredit, pari al 2,7%, Orcel ha osservato: “I Del Vecchio sono stati nostri azionisti per tanti, tanti anni, nei momenti difficili e io rispetto le loro decisioni. Il mio lavoro è di rendere sbagliata la loro decisione se dovessero vendere, però per ora non hanno venduto”.

Tornando ai risultati 2024, l’utile netto contabile è stato pari a 9,7 miliardi (+2%), il miglior risultato annuo di sempre per la banca. Il RoTE ha raggiunto il 21%. I ricavi sono cresciuti del 4% a 24,2 miliardi, trainati da commissioni pari a 8,1 miliardi (+8%). Il margine di interesse è in rialzo del 3% a 14,4 miliardi. A fine 2024, il CET1 ratio è pari al 15,9%, invariato rispetto allo scorso anno. Le distribuzioni totali sul 2024 sono aumentate a 9 miliardi, dei quali 3,7 miliardi in dividendi per un DPS totale pari a 2,4 euro (+33%). Le distribuzioni relative all’esercizio 2025 sono attese in aumento rispetto al 2024, con un dividendo incrementato al 50% dell’utile netto (dal 40%). Per il 2027 UniCredit si è prefissata l’obiettivo di un utile netto pari a circa 10 miliardi, con l’ambizione di una distribuzione per anno nel periodo 2025-27 maggiore di quella sul 2024.