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giovedì, 7 Agosto, 2025
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Unione Penalisti: grave il video Anm sul ruolo degli ‘avvocati della mafia’

Roma, 7 ago. (askanews) – “In un video diffuso sulla pagina Instagram di ANM in ricordo di Gaetano Costa-Procuratore a Palermo, ed ucciso nell’agosto del 1980, sono riportati spezzoni di un’intervista al giornalista Felice Cavallaro nella quale lo stesso testualmente afferma: ‘Gaetano Costa viene ucciso nell’agosto del 1980. Perché? Perché come dice Chinnici si era stabilito un sotterraneo patto con gli avvocati dei mafiosi per eliminare i processi per associazione a delinquere’. A questo punto lo spezzone dell’intervista è interrotto e dunque non è dato comprendere quale fosse l’originario senso del ragionamento del giornalista, ciò che certamente risulta è solo l’incredibile e surreale correlazione tra un presunto patto con non meglio precisati avvocati della mafia e l’omicidio del Procuratore”. Lo dichiara Francesco Petrelli, presidente Unione Camere penali.

“L’effetto per chi veda un video di tale fatta è quello che l’ANM accrediti la tesi che gli ‘avvocati della mafia’ siano, non è chiaro a quale titolo, concorrenti nell’omicidio di Gaetano Costa. Si tratta di una affermazione gravissima in quanto investe l’intera avvocatura di una responsabilità diretta nell’uccisione del magistrato. Ma ciò che risulta ancora più grave è il fatto che l’ANM abbia diffuso sulla propria pagina Instagram una simile dichiarazione mai riscontrata da alcuna sentenza, e oltretutto pesantemente infamante e denigratoria nei confronti della intera categoria e della stessa funzione difensiva, nell’odiosa equiparazione tra assistito e difensore e fra delitto ed avvocato”, conclude Petrelli.