Roma, 4 set. (askanews) – Un anno dopo Jannik Sinner torna in semifinale agli US Open. Il n. 1 al mondo ha vinto lo storico derby azzurro contro Lorenzo Musetti, battuto sull’Arthur Ashe Stadium con il punteggio di 6-1, 6-4, 6-2 in due ore di gioco.
Un’altra partita di altissimo livello per Sinner che ha fatto i conti con un Musetti a due facce. Nel primo set il carrarino ha pagato una partenza contratta, non supportato dal servizio. Poi Lorenzo è salito nel secondo set, giocato alla pari, ma ha pagato un passaggio a vuoto nel nono game, in cui ha commesso il primo doppio fallo della sua partita. Break in favore di Sinner anche all’inizio del terzo set, ma non sono mancate le occasioni a Musetti per rientrare in partita, con sei palle break cancellate nel parziale. Sinner diventa così il secondo più giovane di sempre a raggiungere le semifinali in tutti gli Slam nella stessa stagione, dietro a Rafa Nadal. Ad attenderlo venerdì ci sarà Felix Auger-Aliassime.
Non c’è storia quando si parla di derby azzurro. È una specialità di Jannik Sinner. Anche a New York, il numero uno ha messo la sua firma sulla sedicesima vittoria contro un suo connazionale. Questa volta a farne le spese è Lorenzo Musetti, ai quarti degli Us Open. “Ci conosciamo bene, veniamo dallo stesso Paese. – ha detto il campione in carica subito dopo la partita – Giochiamo la Davis insieme. Ma dobbiamo mettere da parte l’amicizia per la partita e quando ci stringiamo la mano torniamo come prima”.
“È stato un match solido, ho servito bene”. Ma il quarto è una pratica ormai archiviata, si volta subito pagina. Venerdì c’è la semifinale contro Felix Auger-Aliassime: “Tutti coloro che sono arrivati in semifinale stanno giocando bene”. “Siamo sempre più gli azzurri che giocano i tabelloni principali. Qualcuno in Italia non avrà dormito per questo match, siamo orgogliosi di essere italiani. È un Paese speciale, abbiamo grandissimo sostegno e poi siamo ovunque. Vediamo cosa succederà al prossimo turno”, ha concluso. Auger-Aliassime è avvisato.
“Stasera Jannik ha vinto sotto tutti gli aspetti: servizio, risposta, aggressività, il modo di comandare gli scambi”. Non cerca alibi Lorenzo Musetti dopo la sconfitta contro Sinner allo US Open, nel primo quarto di finale tutto italiano in singolare maschile nella storia degli Slam.
“Quello che mi ero prefissato era cercare di variare molto le traiettorie e dargli fastidio con il back. Non sono mai riuscito a trovare una soluzione che gli desse fastidio, l’ho fatto giocare bene, cosa che volevo assolutamente evitare. Non sono riuscito a sporcare il gioco come avrei voluto, ma devo dare tanto merito a Jannik. Le sette palle break non sfruttate? Nei momenti difficili ne è sempre uscito da campione. Forse l’unico rimpianto reale è non essere riuscito a ingabbiarlo nelle mie variazioni: non sono riuscito a far saltare la palla e a prendere il comando del gioco, favorendo così il suo stile. Ero sempre in balia del suo tennis” ha ammesso Musetti.
Dal punto di vista del gioco, Musetti ha lamentato di aver messo in campo poche prime e di aver accettato poco lo scambio. “Ho sentito molto la differenza delle condizioni rispetto al giorno, c’era molta confusione e non sentivo quasi il rumore della palla né nulla dal mio box. Sono dettagli che ti devi abituare a gestire, soprattutto se, come me, non hai mai giocato di notte. Ho anche provato a scendere di un chilo con la tensione delle corde per sentire meglio la palla, ma fa parte dell’esperienza. Questa non è una scusa per il risultato: Jannik ha strameritato e gli auguro di difendere il titolo”.
Musetti ha anche spiegato cosa renda Sinner un avversario così difficile da affrontare, ancor di più sul duro. “Da fondo è opprimente, ha profondità incredibile, è solidissimo e concede pochissimo. Questo ti costringe ad alzare l’asticella e spesso ti porta fuori giri, perché il livello si alza molto. Forse solo Carlos, in condizioni ottimali, può dargli fastidio ora. Sono rimasto impressionato da Jannik”.