Circa 5.000 denunce di abusi sessuali e molestie su minori migranti in custodia negli Stati Uniti sono state archiviate negli ultimi quattro anni.
Secondo i documenti del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) rilasciati martedì a Capitol Hill, dall’ufficio del rappresentante democratico della Florida, Ted Deutch, la maggioranza dei rapporti risalgono all’ottobre 2015, durante l’amministrazione Obama. Tuttavia, la maggior parte degli abusi e molestie sessuali sono stati segnalati da quando Donald Trump è entrato in carica.
Tra le accuse che sono state segnalate al Dipartimento di Giustizia ci sono contatti sessuali indesiderati, il mostrare video pornografici ai minori, il toccare con la forza i genitali dei minori e veri e propri rapporti sessuali con minori. “Insieme, questi documenti descrivono un ambiente fatto di aggressioni sessuali sistemiche da parte del personale sui minori non accompagnati” ha concluso Dutch.
La pubblicazione del documento ha subito infiammato il dibattito politico americano: da un lato i repubblicani accusano l’ex inquilino democratico della Casa Bianca di “ipocrisia” denunciando la “scarsa vigilanza” da parte dell’amministrazione Obama; dall’altro i democratici collegano l’escalation delle molestie alla politica di ” tolleranza zero ” dell’amministrazione Trump sull’immigrazione , riguardante le incursioni illegali del confine tra Stati Uniti e Messico . Politica che ha portato alla separazione forzata di quasi 3.000 bambini migranti dalle loro famiglie.
I funzionari, comunque sostengono che la maggior parte delle accuse non sono state dimostrate e confermano che le cure fornite ai bambini immigrati sono adeguate.
Tuttavia, i rapporti di violenza sessuale contro minori non sono le uniche tragedie che escono dalle strutture di detenzione degli Stati Uniti. Due bambini guatemaltechi sono morti di recente sotto la custodia degli Stati Uniti, facendo luce sul trattamento degli immigrati detenuti dalle autorità.