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domenica, 7 Settembre, 2025
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Venezia 82, Sezione orizzonti, vince "En el camino"

Roma, 6 set. (askanews) – Assegnati i premi della sezione Orizzonti al festival del Cinema di Venezia. Il miglior film è “En el camino” del regista messicano David Pablos, una storia intensa e universale, un’opera che rinnova il genere del road movie in cui il viaggio fisico diventa metafora di ricerca identitaria e di emancipazione, storia di camionisti sulle strade del Messico. Il film ha vinto anche il Queer Lion Award 2025. Premiato in Orizzonti anche il film giapponese Harà Watan (Lost land) di Akio Fujimoto, miglior regia a Songs of Forgotten Trees della regista indiana Anuparna Roy. Che ha voluto ricordare “la catastrofe che sta avvenendo in Palestina, tutti i bambini devono vivere in pace, la Palestina non può essere un’eccezione. Questo non piacerà al mio paese, ma questo non importa” ha detto. Il miglior attore di Orizzonti è italiano: Giacomo Covi. Esordiente assoluto è uno dei tre ragazzi di “Un anno di scuola” di Laura Samani (già suo Piccolo corpo). L’attrice triestina adatta il romanzo di Gianni Stuparich del 1909 in un “coming of age” ambientato cent’anni dopo dove una ragazza svedese è l’unica femmina in un istituto tecnico e finisce per stringere amicizia con un gruppetto di tre maschi legatissimi fra loro mettendo in crisi il loro equilibrio. “Siete tanti, ringrazio Laura Samani, una persona meravigliosa. Ringrazio tutti che hanno reso questa esperienza da bella a indimenticabile e ringrazio le tre persone stupende che avrebbero dovuto essere qui accanto a me Stella Wendick,Pietro Giustolisi, Samuel Volturno.

Nella sezione Orizzonti miglior attrice al femminile è Benedetta Porcaroli protagonista di “Il rapimento” di Arabella di Carolina Cavalli al suo secondo film dopo Amanda sempre con Porcaroli protagonista. Qui interpreta una giovane donna che ha sempre creduto di essere la versione sbagliata di sé stessa, incontra una bambina che le ricorda se stessa da piccola e la rapisce. L’attrice – 27 anni – esplosa con la serie Baby, poi 18 regali ed Enea quest’anno è stata la Concetta del Gattopardo. Dopo i ringraziamenti di rito ha detto: “Ieri ero nell’albergo dove abbiamo girato il film, il mio personaggio direbbe che questa non è una coincidenza. Viviamo in un mondo che ci indica modelli irraggiungibili ma con i personaggi Non esiste un’età per essere impavidi come la giovane protagonista. Dedico con tutto il mio amore agli amici sulla Flotilla, non tutto è finito. C’è una ragione per chiamarci umanità”. Il premio per la miglior sceneggiatura è andato a Hiedra della regista ecuadorena Ana Cristina Barragan. “Palestina libera” ha detto la regista dal palco dopo aver ringraziato. Il miglior cortometraggio è invece Without Kelly della regista svedese Lovisa Sirén.

Per la sezione Venezia Classici, tra i film restaurati vince Bashù – Il piccolo straniero (B?shu gharibe-ye kuchak), di Bahram Beyzai (Iran, 1986). Sempre per la sezione Venezia Classici, Documentari sul cinema, il premio è andato a Mata Hari, di Joe Beshenkovsky e James A. Smith (Usa)