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martedì, 22 Luglio, 2025
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Venezia, alla 40esima SIC in Concorso Waking Hours e Agon

Roma, 21 lug. (askanews) – Presentata la quarantesima Settimana Internazionale della Critica (SIC), sezione autonoma e parallela, organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della 82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che si terrà dal 27 agosto al 6 settembre 2025, e composta da una selezione di sette opere prime in concorso e due eventi speciali, tutti in anteprima mondiale. La selezione è curata dalla Delegata Generale della SIC Beatrice Fiorentino con i membri della commissione di selezione Matteo Berardini, Marianna Cappi, Francesco Grieco, Marco Romagna.

Sette i lungometraggi che concorrono al Gran Premio Iwonderfull assegnato da una giuria internazionale al miglior film in concorso, al Premio del Pubblico, assegnato dal pubblico in sala e il Premio Luciano Sovena destinato al Miglior Produttore Indipendente, assegnato da una giuria di membri dell’Associazione Amici di Luciano Sovena.

I film della SIC, come tutte le opere prime di lungometraggio di finzione presentate nelle diverse sezioni competitive della Mostra, concorrono anche all’assegnazione del Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”.

Tra i titoli in Concorso, “Agon” di Giulio Bertelli (primo titolo che lancerà la distribuzione italiana di MUBI, nei cinema dal prossimo 29 agosto) con tra le protagoniste l’oro olimpico e campionessa mondiale di judo Alice Bellandi, Yile Yara Vianello e Sofija Zobina. “Cotton Queen” di Suzannah Mirghani, “Gorgonà” di Evi Kalogiropoulou, “Ish” di Imran Perretta, “Roqia” di Yanis Koussim, “Straight Circle” di Oscar Hudson e “Waking Hours” di Federico Cammarata e Filippo Foscarini. I due registi, al loro primo lungometraggio documentario, lo hanno descritto come “un film che nasce dalle profondità della foresta come spazio reale e immaginario, dove la materia del visibile si sfalda. La foresta sulla rotta balcanica non è sfondo né cornice, ma il corpo vivo e il cuore pulsante, luogo di spaesamento e trasformazione. È insieme barriera e rifugio, un teatro oscuro e una dimora provvisoria per le persone che la percorrono. Lì, ogni forma si dissolve, e le traiettorie individuali dei passeurs che la abitano, emergono come voci singolari che attraversano il buio”.

Fuori Concorso, invece, il film d’apertura “Stereo Girls” di Caroline Deruas Peano e il film di chiusura “100 Nights Of Hero” di Julia Jackman. Tra i corti, in concorso c’è anche “THE PoRNoGRAPHeR” del collettivo italiano Hariel, generato con l’intelligenza artificiale; è la prima volta che un film fatto con l’IA accede al concorso di una sezione competitiva ufficialmente riconosciuta del festival veneziano, presentando per la prima volta immagini in movimento prodotte con l’intelligenza artificiale. Realizzato da Pietro Lafiandra, Flavio Pizzorno e Andrea Rossini, è il secondo cortometraggio del trio e il primo firmato con il nome del neonato collettivo Hariel.

Cristiana Paternò, presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) ha detto che quest’anno, oltre ai 40 anni di Settimana Internazionale della Critica “si festeggiano anche i dieci anni di SIC@SIC, nata dalla felice intuizione di Carla Cattani di Cinecittà, subito accolta da noi critici con convinzione per creare un vivaio dedicato ai cortisti italiani. Per celebrare questi traguardi abbiamo realizzato un volume curato da Chiara Borroni, Beatrice Fiorentino e Federico Pedroni, ed edito da Edizioni Sabinae, che ripercorre la storia della Settimana della Critica, una storia collettiva che corre parallela a quella del SNCCI. Come critici cinematografici sentiamo fortemente la responsabilità di scrivere l’indirizzo del nuovo cinema, segnalare i talenti nascenti, far germogliare quella sperimentazione che è indispensabile alla vitalità di un’arte sempre ‘giovane’ come il cinema”.

E Beatrice Fiorentino, delegata generale e direttrice artistica, ha aggiunto: “I film che compongono il programma di questa edizione (selezionati tra i circa 700 lungometraggi arrivati da tutto il mondo e i quasi 300 corti italiani) raccolgono e rilanciano le tensioni e le sfide del nostro tempo. Attraversano zone di confine – geografiche, identitarie, esistenziali – in cui l’immagine diventa strumento di indagine e di interpretazione. Contrasti, corpi in mutazione, schermi, immagini riflesse e linee mobili. Frontiere da attraversare. Il cinema del presente scuote, urla, reclama. È abitato da ribelli per giusta causa, che rivendicano uno spazio di riscatto e rinascita”.