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mercoledì, 3 Dicembre, 2025
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Via libera dalla Camera: sì al consenso informato preventivo per l’educazione sessuale a scuola

Roma, 3 dic. (askanews) – L’aula della Camera ha approvato con 151 voti a favore e 113 contrari il ddl sul consenso informato in ambito scolastico.

Il disegno di iniziativa governativa approvato oggi dall’Aula della Camera, il cosiddetto ddl Valditara, prevede il consenso informato preventivo, in forma scritta, dei genitori o degli studenti, se maggiorenni, per la partecipazione alle attività scolastiche extracurricolari che riguardino temi attinenti all’ambito della sessualità, acquisito previa messa a disposizione, per opportuna visione, del materiale didattico che si intende utilizzare per le attività di educazione sessuale.

Il provvedimento impone che il consenso informato preventivo debba essere richiesto entro il settimo giorno antecedente alla data prevista per lo svolgimento delle attività. La richiesta di consenso deve inoltre esplicitare le finalità, gli obiettivi educativi e formativi, i contenuti, gli argomenti, i temi e le modalità di svolgimento delle attività di cui al primo periodo, oltre che l’eventuale presenza di esperti esterni o di rappresentanti di enti o di associazioni a vario titolo coinvolti, che deve comunque essere sottoposta all’approvazione del Consiglio d’Istituto.

Il testo prevede anche che, in caso di mancata adesione alle attività, l’istituzione scolastica garantisca, mediante i propri strumenti di flessibilità e di autonomia didattica e organizzativa, la fruizione di attività formative alternative, comunque comprese nel Piano triennale dell’offerta formativa. Per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria sono infine escluse, in ogni caso, le attività didattiche e progettuali nonché ogni altra eventuale attività aventi ad oggetto temi attinenti all’ambito della sessualità.

L’educazione sessuale, ha osservato più volte Valditara, “è importante per una corretta conoscenza del corpo e della sua evoluzione biologica, per una protezione dai rischi di malattie sessualmente trasmissibili e per una consapevole gestione della sessualità”. Per questo, a suo parere, è falso affermare che il ddl sul consenso informato abbia eliminato l’educazione sessuale. Al contrario, ha evidenziato che il testo precisa proprio: “Fermo restando quanto previsto dalle Indicazioni nazionali”.

La legge sul consenso informato “ha piuttosto lo scopo di non creare confusione nei bambini insegnando le cosiddette teorie gender, cioè teorie secondo cui accanto ad un genere maschile e femminile ci sarebbero altre identità di genere che non sono né maschili né femminili” ha aggiunto. Critica invece l’opposizione che bollato il provvedimento come “ideologico” e “oscurantista”.