Le limitazioni rientrano in una strategia di tutela della salute pubblica. I cristiani devono dare conto della loro fede anche con un po’ di creatività.

A seguito del dibattito sulla libertà di celebrare messa, sento di dover intervenire come giovane e come missionaria.

Sono cattolica cristiana, battezzata poco dopo la nascita e da 10 anni missionaria.

In questo periodo stiamo vivendo una parte di storia inedita per la vita umana e spirituale di ognuno e della collettività occidentale.

Tuttavia siamo tutti egualmente cittadini e per il virus in diffusione tutti potenziali ospiti validi ed eguali a trasportarlo e diffonderlo in ogni dove.

Ora, se lo Stato italiano ha istituito un gruppo di lavoro di massimi esperti, possiamo fare fino in fondo il nostro atto di fede e di fiducia verso queste persone che stanno lavorando per tutti? Stanno facendo del loro meglio proprio come avremmo fatto noi se fossimo stati al loro posto!

Credo che sia fondamentale fare ognuno la nostra parte, lì dove siamo. Capisco i condizionamenti e i coinvolgimenti emozionali di ognuno…ma vorrei invitare a riflettere, in maniera sincera e autentica fino in fondo.

Da anni e anni, anzi da secoli, in tante parti del mondo ci sono luoghi così remoti e lontani in cui sacerdoti, frati e suore, nonché missionari laici, possono arrivare solo una o due volte l’anno. E lì, in quei posti sperduti, i vescovi stessi possono andare a svolgere celebrazioni magari solo una volta l’anno.

Io ci ho vissuto in questo mondo alla fine del mondo. Io l’ho visto con i miei occhi. Io l ho vissuto sulla mia pelle. Ora ne devo dare testimonianza. Perché è proprio in questa eccezionalità che è data a tutti, qui in occidente, la possibilità di conoscere meglio e di più questa situazione che a molti è quotidiana da sempre. Appunto, alla fine del mondo…

Possiamo fare lo sforzo di capire quanto siamo legati solo a parole che spesso recitiamo e quindi a ritualità che spesso si ripetono sotto forma di comodità e routine?Quante volte diciamo che ci bastano briciole di quella Eucaristia per essere altri Gesù. E da anni e anni si sono ricevute intere Eucaristie che ci compongono, che fanno parte del nostro sangue e della nostra carne…Ma ci crediamo veramente?

Ora è il tempo di fare questo salto di fede! Siamo veramente pronti? Riusciamo a capacitarci di questo? È fondamentale fare un passo o un passaggio di tale portata. Siamo chiamati a riconoscere quelle routine, sempre monotone, che si erano innescate anche involontariamente, così da ricreare e rinnovare veramente con una sana resurrezione della nostra Fede!

Ora, lo Stato italiano deve seguire e preservare il bene comune di tutti i cittadini. Il bene, il benessere di tutti, compresi quelli che stanno lavorando fino oltre lo stremo da settimane e settimane. Ce la facciamo a ricordarcelo e rispettarli? I servizi sanitari nazionali sono allo stremo. E non ci sono altre forze per altri incidenti previsti, per altre persone che si potrebbero far male.
Se scoppia un incendio in un luogo di culto, chi interviene?Deve far fronte lo Stato italiano. Perché si vogliono correre i rischi ancora oltre ogni limite? Se nei luoghi di culto ci vanno le persone adulte e anziane, più suscettibili, perché aumentare le possibilità di rischio?Vorreste essere voi quei soccorritori allo stremo delle forze, chiamati ancora, all’occorrenza, a far fronte ad altri incidenti più o meno indotti, forse facilmente evitabili?

Lo Stato non ce l’ha con nessuna religione. Ma proprio per rispettare tutti – cattolici, musulmani, buddisti, induisti, protestanti, ortodossi – lo Stato si erge a istituzione sopra le parti con l’obiettivo di praticare il più alto senso di responsabilità.

Impariamo dagli artisti e cerchiamo di sfruttare la creatività. Abbiamo tutti i mezzi a nostra disposizione: quanti messalini stampati, digitali, video, registrazioni, dirette tv, radio, giornali, web…Ci sono quantità infinite di materiali su innumerevoli canali. Dio è con noi già, sempre, in noi e tra noi. Facciamo noi il nostro passo creativo per andargli incontro danzando e praticando l’allegria!

Facciamo tutti la nostra parte con i Santi doni dello Spirito Santo!