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lunedì, 11 Agosto, 2025
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YouTube compie 20 anni: "Resta il social media più utilizzato"



Milano, 11 ago. (askanews) – YouTube festeggia vent’anni. La piattaforma è ancora in auge, resta il social media più utilizzato. Il segreto? I contenuti video di lunga durata. Kolsquare, azienda francese specializzata in Influencer Marketing e B Corp certificata, illustra i cambiamenti della piattaforma.

Su YouTube i micro influencer hanno in generale i tassi di coinvolgimento più alti; il motore di ricerca premia i video in base alla soddisfazione degli spettatori rispetto al tempo di visione; i video lunghi sono particolarmente adatti a podcast, proiezioni in TV e contenuti educativi; mentre gli shorts (video corti) generano miliardi di visualizzazioni al giorno e servono per spingere a consumare contenuti più lunghi.

YouTube ha 2,476 miliardi di utenti attivi a livello globale. È l’app Android con il maggior numero di utenti mensili nel mondo ed è la piattaforma social più frequentata, con un tempo medio di visione di 100 minuti al giorno (circa 50 ore al mese). Il 54% degli utenti sono uomini; il gruppo più attivo (12%) è costituito da uomini tra i 25 e i 34 anni; c’è una più ampia varietà di età rispetto ad altre piattaforme: quasi 1 su 10 (9%) ha più di 65 anni, e un terzo (33%) oltre 45 anni.

I dati di Kolsquare evidenziano che su YouTube ci sono meno influencer rispetto ad altre piattaforme: circa 343.338 influencer con almeno 5.000 follower, contro 2.567.031 su Instagram e 1.536.894 su TikTok. La distribuzione per paese e settore mostra la predominanza di categorie come ispirazione e lifestyle, bellezza, viaggi, musica, cultura, sport & fitness, famiglia, intrattenimento e salute & benessere. Su YouTube i creator con pubblici ampi producono contenuti spesso con budget elevati; mentre gli influencer su YouTube, specie i nano influencer, generano un Earned Media Value (EMV – copertura gratuita e generata spontaneamente dal bacino di utenza) medio più alto rispetto agli stessi su Instagram e TikTok. I tassi medi di coinvolgimento (ER) su YouTube risultano inferiori rispetto a Instagram e TikTok, ma i guadagni e l’EMV sono più alti per i top influencer.

L’algoritmo di YouTube, spiegano, non “spinge” i contenuti ma li “muove” verso lo spettatore giusto nel momento giusto; priorità è data alla soddisfazione degli utenti più che al solo tempo di visione (viene considerato il feedback come commenti, condivisioni, e proseguimento della visione); integra contenuti multiformato: corti, lunghi, live streaming, podcast, musica. YouTube si adatta alla stagionalità e trend, e utilizza modelli d’intelligenza artificiale avanzati per migliorare le raccomandazioni, analizzando tono ed emozioni dei contenuti per offrire suggerimenti più pertinenti.

Nel 2020, in risposta alla rapida crescita di TikTok, YouTube ha lanciato shorts, i cortometraggi molto efficaci. Sono orientati alle tendenze, facili da produrre, utili per accedere a un pubblico nuovo e molto apprezzati dai più giovani. Il numero di canali che caricano shorts è cresciuto del 50% su base annua fino al 2024; i video corti hanno oltre 2 miliardi di utenti al mese e generano 70 miliardi di visualizzazioni giornaliere e, ora che sono monetizzati, incoraggiano più creatori a utilizzare la piattaforma. I video lunghi hanno invece maggiore credibilità e risonanza emotiva; sono ideali per tutorial, vlog, approfondimenti prodotti, discorsi di pensiero; hanno una “vita lunga” grazie al SEO interno di YouTube che permette contenuti fruibili e rilevanti anche mesi o anni dopo la pubblicazione; sono particolarmente adatti per la proiezione su TV e grandi schermi, con oltre 1 miliardo di ore di visione al giorno. Secondo Cassandre Surelle di Team Lewis, YouTube è il secondo motore di ricerca più grande al mondo dopo Google, e i video possono generare visualizzazioni e conversioni molto a lungo termine rispetto ad Instagram o TikTok.

YouTube conta oltre 1 miliardo di utenti attivi mensili che seguono podcast sulla piattaforma. Inoltre, gli spettatori che guardano YouTube su TV superano quelli da dispositivi mobili. I podcast, un tempo limitati a piattaforme esclusivamente audio come Spotify o Apple Podcasts, hanno ora un volto su YouTube. La piattaforma è diventata il luogo preferito per i podcast, in particolare negli Stati Uniti. Canali come “Diary of a CEO” (10,1 milioni di iscritti) offrono contenuti di alta qualità con interviste e produzioni curate. I podcast sono facilmente trovabili via ricerca, raccomandazioni e playlist, facilitando la scoperta di contenuti simili e aumentando l’engagement. YouTube sulla TV.

Negli Stati Uniti, gli utenti guardano più YouTube su TV che su ogni altro dispositivo. A livello globale, si contano oltre 1 miliardo di ore al giorno di contenuti YouTube fruiti su TV. Michael Nathanson di Moffett Nathanson prevede che YouTube supererà Disney come “nuovo re dei media”. YouTube si adatta ai nuovi modelli di consumo della Gen Z e Alpha, offrendo esperienze rapide e mirate. Le funzioni collaborative come “Go Live Together” e “Watch With” permettono lo streaming di gruppo, mentre le analisi in tempo reale e la conservazione dei video on demand (VOD) garantiscono valore anche dopo la diretta. La piattaforma favorisce eventi come conferenze stampa e altre grandi occasioni più adatte alla fruizione su grandi schermi.

L’aumento di podcast e contenuti in stile televisivo modifica profondamente l’Influencer Marketing su YouTube. I video più lunghi favoriscono relazioni solide tra spettatori e creator, incrementano il tempo di visione, l’esposizione e la brand awareness. Il contenuto di alta qualità aumenta anche la credibilità e la fiducia nel brand, con uno storytelling audiovisivo efficace.

Sport, commedia e musica sono fra i generi più efficaci per raggiungere un pubblico ampio e variegato. Questo è utile anche per brand che hanno canali propri su YouTube. Un esempio è il ristorante londinese Fallow, che usa video dietro le quinte e contenuti educativi per creare connessione con il pubblico.

Nel 2025 YouTube ha potenziato notevolmente le sue politiche di protezione per gli utenti minorenni (circa 270 milioni nel mondo). Questi aggiornamenti mirano a garantire un consumo sicuro e consapevole dei contenuti.